Colpo di scena nel processo in corso per la scomparsa della piccola Denise Pipitone. Un’intercettazione ambientale effettuata il 24 novembre 2004 sullo scooter di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola, accusata di concorso in sequestro di minore, registra il dialogo tra due persone. “Va pigghia a Denise” (Va a prendere Denise, ndr), dice qualcuno. E una seconda persone risponde: “Ma d’unni l’ha purtare” (Ma dove la devo portare, ndr).
Nel corso dell’udienza fiume sono stati ascoltati gli investigatori che parteciparono all’attività di ricerca nelle ore successive alla denuncia di scomparsa. Si scopre così che i carabinieri furono depistati perché la prima volta che si recarono nell’abitazione di Anna Corona, madre di Jessica ed indagata di reato connesso in un secondo filone investigativo, furono fatti entrare a casa di una vicina anche se fu fatto credere loro di trovarsi invece nell’appartamento di Corona.
Ma è l’intercettazione la vera novità. Qualcuno, esattamente 24 giorni dopo la scomparsa della piccola, dice: “Va pigghia a Denise. Ma Peppe, chi ti rissi?” (Va a prendere Denise. Ma Peppe che ti ha detto?, ndr). E una seconda persone risponde: “Ma d’unni l’ha purtare” (Ma dove la devo portare, ndr).