Droga prodotta dalla mafia sui Nebrodi blitz con 21 arresti fra cui Messina e Siracusa tra un consigliere comunale [VIDEO][FOTO]

I carabinieri hanno eseguito nelle provincie di Messina e Siracusa 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Messina su richiesta della Dda peloritana, con l’accusa di coltivazione e spaccio di droga, detenzione di armi e banconote false.

Tra gli arrestati nell’operazione “Triade” c’è anche il consigliere comunale di Terme Vigliatore Francesco Salamone. Qualche settimana fa era finito in manette anche l’assessore all’agricoltura del Comune di S. Teodoro, sorpreso a innaffiare una piantagione di marijuana.

Gli indagati sono indicati dagli investigatori come esponenti di un’organizzazione di narcotrafficanti che opera nella zona dei Nebrodi, monopolizzando il mercato degli stupefacenti su gran parte del litorale tirrenico messinese.

Le indagini hanno accertato che l’hashish e la marijuana erano il frutto di piantagioni realizzate sotto l’egida delle famiglie mafiose di Tortorici.

L’operazione, portata a termine a due mesi di distanza dall’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, colpisce uno dei settori di maggior interesse criminale per i gruppi criminali tortoriciani, confermandone il ruolo egemone nel settore della coltivazione su vasta scala di sostanze stupefacenti.

Gli altri arrestati sono Carmelo Galati Massaro, Sebastiano Galati Massaro, Antonio Musarra Pecorabianca, Antonino Costanzo Zammataro, Nicolino Isgrò, Ignazio Lombardo, Salvatore Pantè, Salvatore Iannello, Filippo Biscari, Giuseppe Aricò, Luca Iannello, Roberto Greco, Giuseppe Lo Presti, Marco Coniglio.
Vanno ai domiciliari Veronica Lombardo Pontillo, Antonio Cardillo, Giuseppe Costa, Filippo Genovese, Giuseppe Cammisa. Oblligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Danny Cardillo.

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