“Duro colpo per Ravanusa”alcun contributo economico al Cif Casa dell’amicizia: amarezza dei consiglieri di Fdi

Riceviamo e pubblichiamo nota dei consiglòieri comunali di Fratelli d’Italia di Ravanusa

Ci risiamo!!!! Ancora una volta, a distanza di qualche mese ci ritroviamo a fare i conti con l’ennesima ed inspiegabile decisione del Sindaco e del suo fido Assessore di punire chiunque osi non assecondare le loro scelte.

In realtà, quello a cui stiamo assistendo in questi giorni, và aldilà di ogni più nefasta aspettativa.

Per la prima volta, dopo oltre trent’anni, questa lungimirante Amministrazione ha scelto di non concedere più alcun contributo economico al Cif Casa dell’amicizia per il servizio di assistenza ai ragazzi diversamente abili.

Lo ha fatto nottetempo, lo ha fatto subdolamente, con precisione chirurgica ha chiuso la porta ad una delle realtà più belle del nostro territorio.

La casa dell’amicizia non ha bisogno di presentazioni, lo straordinario ed instancabile impegno delle Volontarie ciffine per Ravanusa e verso i ragazzi più fragili è, da tanti anni il faro dell’associazionismo del nostro Comune.

L’incessante e quotidiano lavoro a sostegno dei ragazzi speciali della Casa dell’Amicizia è da sempre motivo di orgoglio per l’intera comunità, ma a quanto pare per il Sindaco, oggi tutto questo non ha più valore.

I nostri bravi amministratori hanno scelto altro!!

Hanno scelto di non erogare il contributo a chi si è occupato di assistere con amore ragazzi diversamente abili, per trasferire il servizio ad altra associazione, magari più “fedele”, mettendo per tre anni a disposizione la sede comunale di Via Paolo Iacono.

Continuiamo attoniti a chiederci il perché di questa scellerata scelta.

Perché fare una manifestazione di interesse per la struttura di Via Paolo Iacono, e spostare dunque i ragazzi in un sito palesemente inadeguato al servizio, privandoli del loro porto sicuro, di volti conosciuti e della loro seconda famiglia??

Perché far gravare sulle casse comunali la gestione di una struttura oggi completamente vuota a fronte di qualcosa già perfettamente attivo e funzionale?? 

Quale giovamento trarranno i ragazzi diversamente abili da questo cambiamento?

Ad oggi non riusciamo dunque a capire se si tratti di una mera ritorsione alla libertà della Casa dell’amicizia, la più classica delle cortesie alle associazioni amiche, oppure entrambe le cose.

Qualunque sia la risposta, riteniamo che questa scelta non abbia nulla a che vedere con l’interesse primario di questi ragazzi speciali e che anche per la politica più gretta ci siano dei limiti che non possono essere superati.

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