È il giorno della fiducia, Giorgia Meloni alla Camera

«Ci troviamo in una condizione difficilissima, non possiamo perdere tempo». Finora Giorgia Meloni non l’ha fatto e ribadisce che «i tempi brevi» del suo governo sono «un segno tangibile di coesione». Oggi l’esecutivo guidato dalla prima premier della storia italiana è alla prova del Parlamento. La presidente si è presentata alle 11 alla Camera per chiedere la fiducia e non ha nascosto l’emozione per essere la prima «donna premier». L’Italia, ha dichiarato Meloni, è «nel pieno di una tempesta» ma «la barca è solida» e «siamo qui per cucire le vele strappate». La premier ha definito le leggi razziali «una vergogna», ha parlato di riforma fiscale e di presidenzialismo, di stretta al Reddito di cittadinanza, di «diritto d’asilo per chi fugge da guerre e persecuzioni» ma «no alle partenze illegali», e ha chiarito che il Pnrr è una «grande opportunità che va sfruttata al meglio». È intervenuta dapprima emozionata, mangiandosi le parole, poi decisa e anche ironica. Quando l’hanno interrotta per applaudire, ha scherzato: «Così finiamo alle 3 ..». Sul finale di un discorso durato più di un’ora ha promesso di fare di tutto «per dare agli italiani una nazione migliore».

Alle 19 è previsto il voto di fiducia. Domani voterà invece il Senato, dove parlerà Silvio Berlusconi. Ma sia la votazione di oggi che quella di domani dovrebbero essere più che altro una formalità, vista l’ampia maggioranza in Parlamento ottenuta dalla coalizione di destra alle elezioni.

FOTO ANSA

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