E’ morto Scapagnini

Il suo elisir di lunga vita a lui è servito poco, perchè di fronte a certi mali incurabili la ricerca ancora non ha efficacia decisiva. È morto in ospedale a Roma l’ex deputato del Partito delle libertà Umberto Scapagnini, che è stato per due mandati sindaco di Catania e medico personale di Silvio Berlusconi. Sotto il vulcano, negli anni della sua sindacatura, per la gente comune era “Sciampagnino” (da nome di una famosa bibita a base di caramello servita nei chioschi locali, ndr). Aveva 71 anni, era grave da tempo. Sarà tumulato nella tomba di famiglia a Napoli. La notizia è stata confermata a Catania dal suo legale di fiducia, il professore Guido Ziccone.

Farmacologo di fama internazionale, napoletano di nascita ma catanese d’adozione, Umberto Scapagnini, medico personale di Silvio Berlusconi per le cure antiaging, da tempo era ricaduto nella malattia che lo aveva colpito un paio di anni fa. Lui affrontava tutto con il sorriso, convinto com’era, che la ricerca e le cure farmacologiche lo avrebbero riportato in salute. Proprio un paio di anni fa, fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che per mesi gli paralizzò una parte della faccia. Dopo l’operazione fu lui stesso a rassicurare gli amici, ai quali aveva detto di avere sconfitto il tumore, poi invece ricomparso.

E’ stato anche per questo motivo che Scapagnini aveva deciso di lasciare la sindacatura di Catania per un impegno meno attivo alla Camera dei deputati, dove è stato eletto per due legislature. Per la sua attività di sindaco a Catania, Scapagnini è stato al centro di diverse inchieste giudiziarie. Già condannato per i contributi per la cenere vulcanica versati qualche giorno prima della sua rielezione a sindaco, era sotto processo in appello per i parcheggi in project financing (la pubblica accusa ha chiesto l’assoluzione come in primo grado) e per il buco in bilancio.

Nell’immaginario collettivo, rimarranno di Scapagnini un paio di immagini che raccontano la grande amicizia con l’ex premier Silvio Berlusconi: dal baciamano nella sala conferenze della Provincia di Catania, al sostegno sul palco di Montecatini Terme nel 2007, quando il leader dell’allora Forza Italia ebbe un mancamento per un malore o ancora nel 2000 l’investitura sulla “Nave Azzurra”, quando Berlusconi fece inginocchiare il suo medico personale con una spada lo toccò sulla spalla dicendogli: “Tu sarai il nostro sindaco”, tra gli applausi di una folla di sostenitori in delirio. (L.Cil.)

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