ECCELLENZA – Alla vigila del match contro il Raffadali, lettera reclamo della società Libertas Racalmuto ai vertici della Lega
Preg.mo Sig. Presidente Associazione Italiana Arbitri SICILIA
Dott. CAVARRETTA
Preg.mo Sig. Presidente Lega Nazionale Dilettanti SICILIA
Ing. LO PRESTI
E p.c. Preg.mo Sig. Presidente Lega Nazionale Dilettanti
Dott. COSENTINO
Se poco più di cinque anni fa quando, con entusiasmo, noi dirigenti di questa straordinaria società sportiva ci accingevamo a stilare il nostro manifesto programmatico, un indovino ci avesse predetto che ci saremmo riuniti per sottoscrivere una lettera dal tenore della presente, certamente, lo avremmo definito un folle visionario e lo avremmo di certo deriso, mettendo in dubbio le sue arti divinatorie.
La LIBERTAS, infatti, fino a ieri non era per noi una semplice Associazione Sportiva Dilettantistica, ma qualcosa di più, un ideale condiviso che ci ha fatto da scudo in questi anni esaltanti.
La NOSTRA SQUADRA uno strumento indispensabile per proporre, nel mondo del calcio (CON LE SUE CRUDELI REGOLE NON SCRITTE), un nuovo modello di sport associato, piuttosto che alla becera e sterile ricerca del risultato ad una profonda e vera idea di legalità.
Legalità che, per noi, doveva costruirsi a piccoli passettini, attraverso la piena conoscenza delle regole, nel rispetto sacrale degli avversari e dei direttori di gara, dei beni e degli spazi comuni in un contesto sano, ove ciascuno abbia, sempre, la più piena consapevolezza, appunto, dei limiti della propria LIBERTA’.
Nessuno di noi oggi, nemmeno il più giovane dei nostri qualificati dirigenti, ha più voglia di credere che qualche cosa nel calcio possa cambiare e che questo nostro modello di calcio diverso e inviso ai più possa, ancora, affermarsi.
A ragione il vecchio saggio Pietro Munisteri che spesso, affettuosamente, ci riprende e ci taccia di essere dei Don Chisciotte, in calzoni corti, che lottano contro i Mulini a Vento mentre nelle stanze dei Bottoni l’immobilismo più totale si radica e rafforza.
Non possono bastarci le parole di elogio di un tecnico qualificato come Marco Aprile che, con il suo CUS PALERMO penultimo in classifica, si è imposto, meritatamente, qualche settimana fa al Comunale di Grotte ed ha, però, sentito il bisogno di fare i complimenti alla nostra squadra ed ai Dirigenti tutti per il clima sereno in cui la gara si è svolta (NONOSTANTE FOSSE PER NOI L’ULTIMISSIMA SPERANZA DI RISALIRE SUL TRENO IN CORSA DEI PLAY – OUT, ORMAI IRRAGGIUNGIBILI PER NOI).
E’ proprio questo il punto, il Nostro sfogo non è figlio della frustrazione per l’ultimo posto in classifica che occupiamo, nel girone A, del massimo campionato Regionale Siciliano; VOGLIAMO GRIDARLO A TUTTI LA NOSTRA ERA, FINO A QUALCHE SETTIMANA FA, UN’ESPERIENZA SPORTIVAMENTE ESALTANTE CHE CI HA VISTO RAGGIUNGERE, IN 5 ANNI, il massimo cui potevamo aspirare.
Un paesino di appena 7.000 anime se la giocava alla pari con piazze importanti e prestigiose del calcio che conta, SE LA GIOCAVA, APPUNTO, PERCHE’ DA QUALCHE SETTIMANA CI E’ STATO, IMPOSSIBILE, ESPRIMERE LE NOSTRE, PUR LIMITATE, POTENZIALITA’.
Fatta eccezione per la mosca bianca, rappresentata dalla Direzione Arbitrale della sfida tra la LIBERTAS ed il CUS PALERMO, affidata all’ottimo BERGAMIN di Castelfranco Veneto al quale auguriamo davvero, per il suo garbo, l’educazione e le capacità di fare presto il salto di categoria, NELLE ULTIME SETTIMANE ABBIAMO ASSISTITO AD UNO STILLICIDIO NEI NOSTRI CONFRONTI, SINO ALL’EPILOGO PER NOI MORTIFICANTE, DELLA GARA DI CASTELTERMINI.
Non vogliamo cadere nell’errore di stigmatizzare i singoli episodi non è nostro costume e non lo abbiamo mai fatto: nessuno di noi, in questi anni, ha mancato di rispetto agli avversari e, men che meno ai direttori di gara.
Dalla prima giornata di questo esaltante campionato, infatti, la nostra compagine occupa, ahinoi, l’ultima posizione in classifica, ciò nonostante alla fine del girone di andata eravamo tra le prime squadre nella speciale ed importante classifica della Coppa Disciplina.
Qualcosa però in queste settimane è cambiato e ci rifiutiamo di credere ai complotti di palazzo alle predeterminazioni dei risultati delle gare, anche se non possiamo che constatare che, ogni qual volta in cui i direttori di gara si sono trovati a decidere su un episodio dubbio (VEDI I GOL-NON GOL DELLE PARTITE CON IL CASTELBUONO E IL DATTIlO NOIR), hanno, sempre, ritenuto più semplice, forse comodo, penalizzare la LIBERTAS.
I dirigenti di questa squadra sono persone perbene, non protestano non mancano di rispetto a nessuno, assorbiranno meglio il colpo, avranno, di volta in volta, pensato di direttori di gara di turno e, così effettivamente, è stato.
I Dirigenti della LIBERTAS sono e rimangono persone per bene.
Nessuno, mai, entra in campo quando gioca la LIBERTAS ad eccezione dei dirigenti delle squadre, dei giornalisti accreditati e dei nostri figli piccoli che, insieme ai figli dei calciatori, giocano al pallone nel piazzale e rendono più gioioso l’ambiente.
PER QUESTE PRECISE RAGIONI, DUNQUE, DIFFIDIAMO LA LEGA DALL’IRROGARE ALTRE SANZIONI DI TAL GUISA E DALL’AVVIARE, QUALSIVOGLIA, AZIONE DI RECUPERO COATTO DI QUESTE, PERCHE’ NON DOVUTE.
Come assolutamente non dovuta è la somma di € 150,00 di Ammenda irrogata dal Giudice Sportivo su proposta del Sig. Marco BONGIORNO che, in maniera assolutamente indegna, ha diretto la gara di domenica scorsa a Casteltermini tra MUSSOMELI e LIBERTAS.
Prima dell’inizio della gara, infatti, il dirigente accompagnatore della ns. squadra aveva rappresentato all’arbitro il problema dell’errore in distinta di un numero di maglia e quest’ultimo lo aveva rassicurato, invitandolo ad un rettifica; in maniera però assolutamente contraddittoria, il giovane direttore ha ritenuto, poi all’esito della gara, di sanzionare la LIBERTAS per la violazione dell’art. 72, comma i delle NOIF, contestando proprio la violazione che Lui stesso ci aveva suggerito di rettificare, in sede di redazione della distinta.
CIO’ CHE, PERO’, E’ DAVVERO INACCETTABBILE, PERCHE’ LESIVO DELLA NOSTRA IMMAGINE E DELLA NOSTRA ONORABILITA’ E’ QUANTO, VEROSIMILMENTE, SCRITTO DAL DIRETTORE DI GARA A PROPOSITO DELLE MINACCE SUBITE.
Nel comunicato n. 244 del 09.02.2016 e’ riportata, infatti, la decisione del giudice sportivo, per il quale, addirittura, i nostri dirigenti, l’allenatore ed i tifosi avrebbero minacciato l’arbitro ed i suoi due assistenti.
ORBENE E’ IN QUESTA SEDE IL CASO DI RIBADIRE CHE LA LIBERTAS NON VERSERA’ ALLA LEGA NEMMENO UN CENTESIMO PER TALI AMMENDE, PERCHE’ NESSUNO SI E’, MAI, PERMESSO DI MINACCIARE IL DIRETTORE DI GARA MARCO BONGIORNO, NONOSTANTE QUESTI NON SI SIA, NEMMENO PER UN ATTIMO, MOSTRATO ALL’ALTEZZA DI DIRIGERE UNA GARA DEL CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA.
Il sig. BONGIORNO, infatti, oltre ad avere commesso degli errori di valutazione su cui è opportuno stendere un velo pietoso (LE IMMAGINI DELLA TV “NOI DEL PLATANI” SONO SOTTO TALE PROFILO IMPIETOSE – due rigori concessi fuori area e due espulsioni insensate) si è mostrato, assolutamente, irrispettoso dei calciatori e dei dirigenti in campo, nei confronti dei quali, sin dal primo minuto di gara, si è posto in maniera arrogante, supponente ed, addirittura, provocatoria.
Lui, infatti, ha provocato il Dirigente accompagnatore CALVANO Biagio, persona di onestà specchiata, al quale addirittura il II assistente sig. GIRGENTI ha rivolto delle velate minacce ed invito a chiarire a fine gara. Lui ha provocato Angelo CONSAGRA, grande uomo di calcio e persona correttissima.
Nessuno dei Dirigenti è venuto in contatto con il direttore di gara e nessuno ha minacciato l’assistente GIRGENTI, il quale, invece, per come emerge inequivocabilmente dalla riprese televisive, ha, ripetutamente, con gesti smorfie e movimenti innaturali della bandierina, continuamente, provocato il pubblico che, effettivamente poi, lo ha deriso.
TUTTO QUESTO E’ ACCADUTO SOTTO GLI OCCHI DEL COMMISSARIO DEGLI ARBITRI CHE, PRESENTE IN TRIBUNA, HA PREFERITO FARE FINTA DI NON VEDERE PER, POI ADDIRITTURA, SPOSTARSI DALLA SUA POSIZIONE INIZIALE (ACCANTO A NOI DIRIGENTI DELLA LIBERTAS) NELLA PORZIONE DI TRIBUNA RISERVATA AI TIFOSI LOCALI.
Anche per questi comportamenti da struzzo cui sono avvezzi i Commissari di gara, che sono, assolutamente, contrari alla nostra idea di Calcio, SI RIBADISCE CHE, A PARTIRE DALLA PROSSIMA GARA CONTRO IL RAFFADALI, SARA’, DA NOI, INIBITO L’INGRESSO NEL TERRENO DI GIOCO A COMMISSARI DI GARA O DEGLI ARBITRI CHE, SE LO RITERRANNO, POTRANNO, SOLAMENTE SEGUIRE LA GARA, DALLA TRIBUNA.
CI DISPIACE DAVVERO NON SAREMMO, MAI, VOLUTI ARRIVARE A QUESTI GESTI ESTREMI CONTRARI AI NOSTRI IDEALI, MA SIAMO DAVVERO PRONTI A RISCHIARE LA RADIAZIONE PER AFFERMARE UN PRINCIPIO, PER SMUOVERE LE COSCIENZE E CAMBIARE FINALMENTE QUALCOSA IN QUESTO MONDO DEL CALCIO CHE, CON LE SUE STRANEZZE DI TRISTE CONTORNO, RIESCE A FAR PASSARE IN SECONDO PIANO IL GIOCO PIU’ BELLO DEL MONDO.
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