ECCELLENZA – La società del Cus Palermo denuncia gravi episodi a Favara

Questo pomeriggio a Favara è andata in scena una gara macchiata da una condotta arbitrale che ha rovinato un sano pomeriggio di Sport. Il Cus Palermo, avanti 3-2 all’intervallo, capace di tornare avanti 4-3 nella ripresa dopo il 3-3 locale, sospinto da un Clemente in stato di grazia, autore di 4 gol, uno più bello dell’altro, viene penalizzato dalla direzione di gara, firmata da Marco Gugliandolo. La pressione psicologica ed il clima antisportivo, che hanno circondato il fischietto messinese durante l’intervallo, lo hanno portato ad un arbitraggio che, nel secondo tempo, ha sistematicamente danneggiato il Cus Palermo.
La cronaca racconta di un match partito col vantaggio Pro Favara al 15′ ed un Cus Palermo assolutamente in gara, capace di ribaltare il parziale, grazie ad una doppietta di Clemente, tra il 19′ ed il 26′. Da segnalare, primo indizio di giornata, che sull’1-1, il penalty viene concesso per un atterramento su Picone da parte dell’estremo difensore locale, da ultimo uomo. Chiara occasione da gol nell’uno contro uno. E’ solo ammonizione. Al 35′ il Pro Favara pareggia di testa, ma il Cus ha ancora in Clemente l’arma in più. Al 40′ il suo tentativo aereo è vincente e pallone del 3-2.
Durante l’intervallo la pressione su Gugliandolo è antisportiva ed intimidatoria. Al rientro dagli spogliatoi il direttore di gara cambia radicalmente e totalmente registro. Il Cus è il bersaglio designato. Bastano dieci minuti per averne conferma definitiva. Punizione inesistente dal limite d’area. Gioco interrotto, è obbligatorio il fischio dell’arbitro per la battuta. Mentre un gruppo di giocatori discute col direttore di gara sull’accaduto, alcuni interpreti locali battono, senza alcun fischio di ripresa, il Cus sta ancora parlando, gol del 3-3. Palesemente irregolare, ma il Cus è costretto a ripartire dal dischetto di centrocampo.
Clemente non ci sta e si inventa un 4-3 da applausi. Tiro al volo da 30 metri sotto il sette. Un fulmine che regala ancora il vantaggio al Cus, nonostante quanto fosse in atto. Arriva la grande occasione per chiudere l’incontro, ma questo è quello che sarebbe accaduto altrove ed in altri contesti. Russo, infatti, a margine di un bel contropiede, viene steso in area. Non arriva nessun cenno. Ciò che sta per accadere diventa palese. La sensazione è che gli ostacoli siano ancora molti ed infatti al minuto 80, arriva un calcio di rigore per il Pro Favara, nonostante la caduta in area sia palesemente indirizzata a condurre Gugliandolo davanti ad un bivio: rigore o clima ancor più teso. E’ penalty e gol del 4-4. Al minuto 93, al culmine di un pressing aggressivo subito dal Cus, che in almeno due occasioni avrebbe nettamente subito fallo, l’arbitro decide per un angolo finale. Palla in mezzo, mischia, gol. Al triplice fischio è 5-4.

COMUNICATO UFFICIALE CUS PALERMO CALCIOQualora la FIGC ed il Comitato Regionale non prenderanno provvedimenti, in merito agli episodi di questi mesi, odierni ed alla ripetuta designazione inadeguata di arbitri palesemente carenti della personalità e carattere adatti per la direzione di gare a forte rischio intimidazione e pressione psicologica, il Cus Palermo Calcio potrà valutare opzioni che comportino anche la decisione di ritirare la squadra dal campionato. Abbandonando questo ambiente antisportivo, nel quale pressione e violenza psicologica prevalgono sullo Sport.

Segreteria Cus Palermo

Questo il post scritto dall’allenatore del Cus Palermo, Marco Aprile su Facebook:”Avrò le mie colpe, magari sarò scarso, ognuno di noi ha le nostre colpe, ma lo schifo a cui assistiamo ormai ogni domenica è incommentabile, ma del resto da una federazione o da arbitri che Non concedono un minuto di silenzio come qualche giorno fa cosa ti aspetti? Ti aspetti che abbiano scelto la vittima sacrificale, il CUS, anche oggi il sig Gugliandolo, all’intervallo, sul 3a2 per noi, si trasforma, perdere così fa male, perdere 5 a 4 al 94′ perché Non hanno le palle di Non farsi condizionare dagli ambienti Non va bene. Ha deciso l’esito di una partita VERGOGNA”.

E ancora:  “Sentirsi dire “se Non fate anche voi così Non vi salvate” è mortificante e ti fa capire cosa è diventato questo calcio, in casa nostra mandano gli arbitri in gita a fare esperienza perché è un posto tranquillo ,quindi, nessun vantaggio mai, fuori, trovi questi leoni, prima o poi qualcuno paghera’ e pagherà alla grande, mi dispiace solo che sara’ contento qualche gufo di merda amico e Non, ma si sa, comunque andiamo avanti la dignità prima di tutto, testa alta fino alla fine

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