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ENNA – Stop facoltà di Medicina romena. Mirello Crisafulli tra i cinque indagati

Sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Enna, oltre a un ignoto, per la vicenda che riguarda il fondo Proserpina, interfaccia italiana della facoltà di Medicina e Professioni Mediche dell’università romena Dunarea de Jos. 

Le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio e invasione di edificio pubblico mentre per l’ignoto si configura il falso per soppressione relativamente al fatto che il protocollo di intesa tra la fondazione Proserpina, mai registrata come fondazione e oggi trasformata in fondo Proserpina srl, e l’Asp di Enna che concedeva i locali dell’Ospedale Umberto I dove si stavano svolgendo, fino al sequestro di stamani della Guardia di Finanza, i corsi di romeno, requisito indispensabile per accedere ai testi di ingresso della facoltà, non solo non è mai stato protocollato ma non si trova la copia originale.

Tra i soci fondatori, del fondo Proserpina, al centro dell’indagine, l’ex parlamentare del Pd, Mirello Crisafulli, il presidente della società che gestisce l’acqua nel capoluogo AcquaEnna, Franz Bruno, un fedelissimo di Mirello, Filippo Cancarè, presidente Provinciale della Federconsumatori, e l’ex sindaco di Centuripe, Giuseppe Arena.

La procura di Enna ha infatti sequestrato i locali dell’Ospedale “Umberto I” dove si svolgono i corsi di lingua romena, propedeutici ai test di ingresso per la facoltà.

Il prossimo 14 dicembre sarebbero dovuti cominciare i corsi di laurea. L’indagine è stata svolta dalla guardia di finanza che ha eseguito il provvedimento  “per impedire la continuazione di una occupazione di cui non si trova alcun presupposto legale”.

I corsi di romeno erano iniziati lo scorso 12 ottobre nei locali dell’Ospedale Umberto I. I 54 studenti iscritti, che hanno già versato la prima rata dei 2200 euro previsti per il corso, hanno frequentato a ritmo serrato le lezioni.

Stamattina, però, dopo il blitz della guardia di finanza le aule sono rimaste vuote. A marzo 2014 il commissario straordinario pro-tempore dell’ASP di Enna, Giuseppe Termine, aveva siglato un protocollo con la fondazione Proserpina, poi trasformata in fondo Proserpina srl, che prevedeva la consegna di 28 stanze adibite ad aule.

Ma la Procura ha accertato che quel protocollo non esiste agli atti dell’Asp , che ora non trova neanche l’ originale. Il nuovo direttore generale Giovanna Fidelio, al momento del suo insediamento, ha fatto sgomberare i locali al quarto piano ma non quelli del “piano 0”, che erano e sono rimasti occupati fino ad oggi dalla “fondazione Proserpina”.

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