EUROPEE – Cracolici: “Nella mia esclusione violate le regole”

Contrattacca Crocetta sostenendo che anche lui aveva fatto un patto con l’ex presidente Raffaele Lombardo, si scaglia contro il Pd affermando di essere stato tolto dalla lista senza che lo prevedesse alcuna regola, sostiene di essere stato vittima della “pseudo-antimafia”, “della rappresaglia del presidente Crocetta e di un sistema non democratico”. È un fiume in piena Antonello Cracolici all’indomani della sua esclusione dalla lista per le prossime europee dopo il voto della Direzione nazionale del partito. “Non sono in lista ma sosterrò i miei candidati, sicuramente Caterina Chinnici e il segretario Fausto Raciti”.

“Sono stato tolto dalla lista senza un perché – dice in conferenza stampa – non esiste alcuna regola che possa giustificare la mia esclusione. Sono stato vittima di una rappresaglia dal circo Barnum della pseudo antimafia che sta operando in Sicilia. Ma sono state violate le regole facendo riferimento ad esempio alla questione dei limite dei mandati sapendo di dire il falso non solo perché lo Statuto non fa riferimento ai mandati in Assemblea regionale, ma  anche perché i limiti del riguardano la durata, tre legislature, 15 anni. Io mi sono insediato nel 2001 e il mio mandato non arriva nemmeno a 13 anni”.

Secondo Cracolici sono stati messi in atto tentativi di screditarlo “tirando in ballo persino l’inchiesta sulle spese dei gruppi all’Ars nella quale sono coinvolti 80 deputati e tutto il Pd”. Quindi, l’ex capogruppo dei democratici all’Ars tira in ballo il senatore Lumia, anche lui escluso dalla lista, respingendo “l’idea di usare questa esperienza come una ghigliottina che separa i buoni dai cattivi. E si entra nel circolo dei buoni o dei cattivi a seconda del momento. Ho provato grande sconcerto nel vedere un presidente della Regione che si alza nel pieno della direzione nazionale del partito per sporcare l’immagine di un funzionario pubblico solo per avere fatto parte della giunta di Lombardo. È il simbolo di un doppiopesismo ormai insopportabile”.

Poi rivela: “Mi è stato proposto di andare tutti in lista, di finire pari e patta ma non mi sono mai piegato”. E attacca Lumia: “La sua candidatura non è stata nemmeno formalizzata, ho un’idea di politica legata al rispetto delle regole e invece vedo altro”.

E sull’alleanza tra il Pd e Lombardo, Cracolici ha detto che “non si può criminalizzare quell’esperienza” che anzi lo stesso Crocetta “ha sostenuto in  passato l’esperienza di Raffaele Lombardo facendo una lista per sostenere Lumia verso la segreteria del partito che invitava proprio all’alleanza anche con Lombardo. Siamo dentro l’antimafia della mistificazione permanente, Crocetta aveva fatto un patto elettorale con l’Mpa di Lombardo”.

In un intervento fiume, Cracolici lancia un allarme: “Il rischio maggiore che corriamo è che la lotta per la legalità diventi una fiera della vanità per costruire i destini personali”. Sulla nuova giunta commenta: “Crocetta ha fatto un governo di sottocorrenti, di assessori che sono passati in altri partiti, la Stancheris nel Megafono, la Sgarlata nel Pd”.

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