‘Fatemi andare al funerale di mio figlio’

“Voglio andare ai funerali di mio figlio”. Veronica Panarello, la madre di Loris, ha saputo che dovrà restare in carcere. Ma anche se le è stato riferito della convalida del fermo, chiede di partecipare alle esequie del bambino, ucciso il 29 novembre a Santa Croce Camerina.

INDOLE MALVAGIA. Silenzi e bugie, ostinati. Accompagnati da una “condotta cinica” e dalla “evidente volontà di volere infliggere alla vittima sofferenze”, con “un’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e prima del più elementare senso d’umana pietà”. Così il gip di Ragusa, Claudio Maggioni, ricostruisce la personalità di Veronica Panarello nel decreto con il quale convalida il fermo ed emette un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

NIENTE RICAMBI. La Panarello dice di “non avere ricambi d’abito” e di essere “stata aiutata dalla solidarietà delle altre detenute”. Della sua famiglia, dice, al momento, l’ha cercata soltanto suo padre. “Sono innocente, non ho ucciso Loris. Sono sotto attacco mediatico e anche la famiglia non mi crede. Ai miei cari dico: non mi abbandonate”.

“UN PROCESSO SENZA MOVENTE”. E’ “un processo indiziario e senza movente”, dice l’avvocato difensore Francesco Villardita. Quando il legale le ha comunicato la decisione del gip, Veronica “ha pianto”. Ma poi “con lucidità ha letto l’ordinanza ribadendo, coerentemente la stessa versione data: ha portato il figlio a scuola, ed è innocente”. Ha “contestato che la vettura che si vede passare vicino al Mulino Vecchio non è la sua, ma soltanto un’auto compatibile con la Polo”.

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