FAVARA – Delitto Palumbo Piccionello: Baio sano di mente
Nicolò Giangreco
Antonino Baio, 73 anni, di Favara, sarebbe stato capace d’intendere e di volere al momento dell’omicidio del compaesano Calogero Palumbo Piccionello. Le motivazioni del suo gesto sarebbero “ascrivibili a peculiari atteggiamenti culturali che ritengono la dignità, la reputazione e il rispetto fattori di massima rilevanza”. Queste le conclusioni a cui sono pervenuti Domenico Micale, psichiatra di Palermo e Alessandro Meli, psicologo di Agrigento dopo aver accuratamente visitato – su disposizione del Gup del Tribunale di Agrigento – il favarese reo confesso del delitto perpetrato nel novembre dell’anno scorso. Nel corso della prossima udienza, fissata per domani, i due periti verranno sentiti in aula. Il processo a carico di Baio si sta celebrando con il rito abbreviato.
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