FAVARA – Delitto Palumbo Piccionello, chiesta condanna a 30 anni per Baio
In primo grado è stato condannato a 30 anni di reclusione e ieri, nel processo d’appelllo, è stata richieta la conferma di quella sentenza. Per i giudici della terza Corte di Assise di Appello di Palermo non è indispensabile disporre una perizia psichiatrica per accertare le condizioni mentali di Antonino Baio, 74 anni, condannato per l’omicidio, da lui stesso confermato, di Calogero Palumbo Piccionelo, ucciso il 28 novembre di tre anni fa.
La difesa, dopo il cambio di collegio reso necessario vista la promozione del giudice Di Vitale a presidente del tribunale di Palermo, aveva riproposto la questione dell’infermità mentale. L’accusa e l’avvocato di parte civile si erano opposti alla richiesta e ieri la corte ha rigettato le nuove richieste istruttorie dato la parole a procuratore e parti civili. L’accusa ha chiesto la conferma della condanna.
La vicenda risale al 2012 quando secondo l’accusa Antonino Baio, uccise Salvatore Palumbo Piccionello, re delle sale slot nella Provincia di Agrigento, a colpi di pistola la sera del 28 Novembre. L’imputato aveva confessato il delitto originato da una banale storia di ripicche e false accuse che avevano indotto l’omicida a pensare di essere stato etichettato come un usurai dalla vittima. Un oltraggio che Baio ha lavato con il sangue.
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