FAVARA – Delitto Piccionello, i pm:”Arrestate Baio”

Il prossimo 6 giugno il Tribunale del Riesame di Palermo deciderà sul ricorso presentato dalla Procura di Agrigento contro il provvedimento del Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, che lo scorso 15 maggio ha respinto la richiesta di arresto di Antonio Baio, l’ imprenditore di Favara di 73 anni appena condannato in abbreviato dallo stesso Provenzano a 30 anni di reclusione perchè reo confesso dell’ omicidio del compaesano imprenditore Calogero Palumbo Piccionello, 65 anni. La richiesta di arresto è stata firmata dal sostituto procuratore Salvatore Vella, che è stato pubblico ministero al processo, per il pericolo di reiterazione del reato oltre che per il pericolo di fuga. Tali rischi non sono stati condivisi dal Gup Provenzano. Antonio Baio attualmente risiede a Caltanissetta, città scelta dall’imputato dopo che è stato scarcerato e gli è stato imposto il divieto di dimora in provincia di Agrigento. I quattro figli della vittima, Calogero Palumbo Piccionello, assistiti dall’avvocato Antonino Gaziano, affermano : “viviamo amarezza e sconforto. Non crediamo che l’assassino di un uomo come nostro padre meriti di stare in libertà. L’amarezza lascia adesso il posto alla speranza di vedere fatta pienamente giustizia”.

 

 

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *