FAVARA – Omicidio Bellavia, il caso passa alla Dda di Palermo

Eseguita l’autopsia sul corpo di Carmelo Bellavia, l’imprenditore 51enne di Favara ucciso il 26 gennaio. A occuparsene è stato il dottor Cataldo Raffino.

L’esame autoptico ha rivelato finora che sei sono in totale i colpi che lo hanno raggiunto all’addome e al fianco destro, non è ancora stato reso noto quale o quanti si siano rivelati mortali. Colpi esplosi a distanza ravvicinata. E non sarebbero state riscontrate tracce di violenza o di colluttazione.

La scena del crimine ha restituito altrettanti bossoli appartenenti alla 7,65 che li ha esplosi, e trovati dagli inquirenti all’interno del magazzino di via Coppi.

Per svelare il retroscena se hanno sparato uno o più pistole uno solo o più killer sarà la perizia balistica a stabilirlo. Ma si tratta comunque di un dato che si può accertare in laboratorio.

Purtroppo, invece, a nulla ha condotto la telecamera di sorveglianza che si trova proprio sopra all’ingresso: serviva, infatti, solo da deterrente e l’impianto, è stato accertato, non era funzionante.

Da oggi gli atti riguardanti il delitto sono stati trasmessi dalla Procura della Repubblica di Agrigento alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, divenuta competente per territorio e per tipologia di reato.

 

 

 

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