FAVARA – Omicidio Ferraro, i risvolti [VD TG]


Secondo omicidio in pieno giorno nell’arco di 17 mesi come a voler dimostrare che non si ha paura di niente e di nessuno. A cadere questa volta nei pressi della sua abitazione in via Armando Diaz, a Favara, è stato un muratore, Emanuele Ferraro, 42 anni , sposato e con tre figli. Per l’attività che svolgeva era conosciuto da molta gente. Era lui, infatti, a procedere alle tumulazioni e alle estumulazioni di salme al cimitero di Piana Traversa . La ditta per la quale lavorava è intestata alla sorella che circa due anni fa si è aggiudicato l’appalto bandito dal Comune per l’espletamento di tale servizio. Un appalto molto contenuto non superando la cifra di 30 mila euro l’anno. Il movente, come del resto è trapelato abbondantemente in queste ore, dunque, non può partire dall’appalto che si è aggiudicato al cimitero. Fin dai primi istanti l’omicidio Ferraro, indagato per l’agguato fallito a Carmelo Nicotra, è stato messo in relazione con i precedenti fatti di sangue, la guerra per il possesso del mercato della droga sull’asse Favara- Belgio, una scia di sangue che ha già prodotto 4 morti, tanto che, alcune persone ieri pomeriggio, subito dopo l’omicidio sono state sottoposte alla prova dello Stub, perché sarebbero state trovate delle impronte sull’ultima scena del crimine. A rafforzare la tesi degli inquirenti , secondo cui il movente sarebbe legato a un contrasto di traffici di droga , di recente ci ha pensato anche il neo collaboratore di giustizia , Giuseppe Quaranta che ha raccontato ai magistrati come, a Favara, per risolvere questi contrasti  “ ci si stava organizzando acquistando armi”. Martedi prossimo, a cura del Gabinetto regionale della polizia scientifica di Palermo, sono stati programmati gli accertamenti irripetibili su alcuni reperti sequestrati sulle scene degli agguati oltre agli esami tecnici finalizzati alla ricerca di “impronte papillari latenti” su un pacchetto di sigarette Marlboro trovato su uno dei luoghi del delitto. Ritornando all’omicidio di ieri, Emanuele Ferraro è stato freddato con almeno 5 colpi di pistola, una semiautomatica calibro 7,65. Si presume che ad entrare in azione possa essere stato un commando composto da più persone. La squadra Mobile di Agrigento si sta già occupando, con il coordinamento della Dda di Palermo, di più fascicoli – unificati di recente – su omicidi e tentati omicidi verificatisi a Favara.

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