FAVARA – Vicino al dissesto finanziario, la giunta pensa di vendere la villa

In attesa che la giunta municipale riesca a deliberare sullo schema di bilancio per essere trasmesso, quindi, all’attenzione dei revisori dei conti e delle commissioni consiliari per i relativi pareri, questo pomeriggio si riunisce la civica assise dovendo affrontare la trattazione degli argomenti non discussi nella seduta di giovedì scorso e degli altri inseriti ad integrazione dal presidente Leonardo Pitruzzella.
I nuovi punti riguardano l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche (nonché l’ elenco annuale dei lavori 2012), l’approvazione del regolamento Tosap (Tassa occupazione suolo pubblico, spazi ed aree pubbliche), l’approvazione dell’elenco dei beni immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali e, pertanto, suscettibili di alienazione. Quest’ ultimo punto è strettamente legato al fabbisogno finanziario del Comune, sull’orlo del dissesto. L’intenzione è di fare cassa dismettendo alcuni beni come la villa intitolata al papa Giovanni Paolo II in viale Aldo Moro, in un quartiere commercialmente ricco. L’idea degli uffici, sposata dall’amministrazione comunale, è quella di vendere a possibili acquirenti quella parte di area che ricade in zona B e, quindi, immediatamente edificabile. Il frontale dell’ ulteriore parte, la più consistente (misura infatti 102 metri), verrebbe trasformato in magazzini commerciali con un’altezza che non potrà superare i quattro metri e, con davanti, dei porticati. Alle loro spalle verrebbero ricavati dei posteggi, coperti poi dal terreno su cui realizzare un parco attrezzato. L’idea è accattivante ma occorrerà trovare partner privati in grado di concorrere alle spese visto che il progetto ha costi non indifferenti.
Intanto, questa sera il consiglio dovrà esprimersi sulla proposta formulata dall’esecutivo. Tra gli argomenti che sono rimasti in sospeso nel corso della precedente seduta sono da trattare la situazione debitoria nei confronti della Ge.S.A. Ag/2 che avanzerebbe una somma da capogiro (9 milioni e 266 mila euro); le condizioni del Palazzetto dello Sport di contrada Pioppo esposto alle intemperie; gli interventi sulla viabilità e sull’arredo urbano come decisi con le variazioni di bilancio 2011; l’ufficio del Centro Storico e le strategie d’ intervento.

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