La Procura di Marsala ha disposto “accertamenti tecnici non ripetibili” sui due telefoni cellulari e il pc portatile sequestrati dopo l’omicidio della 29enne Maria Amatuzzo, uccisa alla vigilia di Natale, a Marinella di Selinunte, frazione marinara di Castelvetrano, dal marito Ernesto Favara, di 63 anni, che al culmine di una lite ha inferto alla donna dodici coltellate all’addome. Quando i carabinieri sono arrivati in via Cassiopea, dove abitava la coppia, l’uomo, ex pescatore, aveva ancora l’arma del delitto in mano sporca di sangue.
Adesso, il pm Stefania Tredici, titolare dell’indagine, ha incaricato un consulente tecnico di verificare l’esistenza nelle conversazioni telefoniche tra vittima e il Favara (messaggi wattsapp, sms, etc.) di ogni dettaglio che potrebbe avere rilevanza ai fini delle indagini. Recuperando, se possibile, anche i messaggi eventualmente cancellati. Al consulente sono stati dati 30 giorni di tempo per eseguire il suo compito, riferendo comunque anche prima nel caso in cui dovesse terminare prima il suo lavoro.Attualmente, Ernesto Favara è rinchiuso nel carcere di Trapani.
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