FEMMINICIDIO VANESSA – Il padre:”Sciuto stava sempre davanti casa nostra”

“Era convito di essere un padre padrone”, tanto da appostarsi sotto casa della ex e seguirla col Gps. Antonino Sciuto dava il tormento a Vanessa. Una continua escalation sfociata poi nel tragico omicidio della ventiseienne sul lungomare di Aci Trezza. A ricostruire gli ultimi mesi di vita della ragazza, che quotidianamente doveva fare i conti con un ex che non le dava pace, è il padre Carmelo Zappalà: “Stava sempre davanti casa nostra”, ricorda.

L’8 giugno scorso Sciuto era stato arrestato in flagranza di reato per stalking e maltrattamenti in famiglia da parte dei carabinieri intervenuti dopo la denuncia della ragazza.Segnali inquietanti alla luce della tragedia della notte scorsa. “Lei ha cercato di scappare, ma lui l’ha presa per i capelli e le ha sparato”.

Sciuto, 38enne sposato ma separato e padre di due figli, è stato trovato poi morto impiccato in un casolare di campagna a Trecastagni. Nella sua auto sono stati trovati 28 proiettili compatibili con la pistola, una calibro 7,65, usata per uccidere Vanessa.

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