Fiumi di droga sull’asse Enna-Catania: due arresti nell’operazione “L’anno del gallo”[VD TG]


La squadra mobile di Enna ha arrestato, tra Leonforte e Catania, nell’ambito dell’operazione «L’anno del gallo», tre persone, mentre altre 4 sono state sottoposte ad obbligo di firma, con l’accusa di detenzione e spaccio di cocaina e marijuana. Il gruppo criminale, secondo gli inquirenti, aveva costituito un asse di rifornimento della droga fra Catania e la provincia di Enna.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite in collaborazione con la squadra mobile di Catania, sono state emesse dal Gip nisseno su richiesta della Procura di Caltanissetta. Le indagini, svolte dagli uomini della sezione antidroga e contrasto al crimine diffuso della squadra mobile di Enna e del commissariato di Leonforte, hanno accertato sia le fasi di approvvigionamento della droga, che la distribuzione tra i vari pusher per la vendita al dettaglio. Il gruppo, che all’occorrenza si serviva di alcuni fiancheggiatori esterni, reinvestiva subito, nell’acquisto di altre partite di stupefacente, il denaro guadagnato dall’incasso della vendita della droga. Per l’approvvigionamento della cocaina e della marijuana gli ennesi si rivolgevano prevalentemente a diversi fornitori di Catania.

Agli arresti domiciliari sono finiti Francesco Balsamo, 48 anni, di Catania, ed Enrico Pizzuto, 43 anni, di Leonforte, mentre altre quattro persone sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: B.G., di 28 anni, I.S.G., di 34 anni, P.S., di 35 anni, e T.D., di 27 anni. Il gruppo era gestito e organizzato da Pizzuto che, avvalendosi della collaborazione di alcuni pusher locali, riusciva sia ad approvvigionarsi di marijuana e cocaina presso alcuni fornitori etnei che a curarne la successiva immissione sul mercato locale. Per l’approvvigionamento della droga Pizzuto si rivolgeva prevalentemente a diversi “fornitori” ed in particolare al catanese Francesco Balsamo, già condannato nell’ambito dell’operazione denominata “NickName”.

Gli investigatori hanno documentato diversi incontri, finalizzati al recupero di crediti da parte di Pizzuto. E nonostante gli indagati raccomandassero particolare cautela e utilizzassero un linguaggio allusivo per indicare la sostanza stupefacente e le relative contropartite in denaro, i poliziotti sono riusciti a decodificarne i discorsi, riconducibili alla pianificazione e messa in atto dell’attività di spaccio. Nel corso dell’operazione gli agenti hanno sequestrato più di un chilo di marijuana.

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