Foto osé del vicequestore di Catania gli attacchi del collega sindacalista

Una foto su Facebook delle gambe scoperte poco sopra il ginocchio circondate da un orlo in pizzo nero del vicequestore, responsabile del servizio immigrazione della questura di Catania, Marilina Giaquinta diventa una disputa sindacale e scatena l’ira del segretario provinciale del Movimento poliziotti democratici e riformisti, che scrive al questore della città per denunciare la condotta “biasimevole” della collega che “aspira a diventare questore”.

La vicenda è stamane sulle pagine del Corriere della Sera. “Un attacco medievale – dice Giaquinta – che mi offende come donna e come dirigente di Polizia. Penso che la Polizia di Stato sia molto avanti”.

“Dalla questura – scrive il Corriere – non commentano la vicenda”, aggiungendo che “qualche collega osserva che comunque il vicequestore avrebbe dovuto mostrare maggiore cautela” e che “nell’iniziativa della sigla sindacale si intravede il veleno legato a chissà quali beghe interne alla polizia”.

Il sindacalista che ha denunciato il comportamento della collega, Marcello Rodano, che ha anche allegato la ‘foto dello scandalo’ e frasi delle chat tra la collega e i suoi amici con “commenti maschili alcuni dei quali chiaramente allusivi”, da qualche mese non è più in servizio a Catania. Nella lettera al questore Rodano parla di “una discutibile posa”, di “profonde connotazioni conturbanti e poco consone a un dirigente di polizia”.

“E perché mai?”. Questa la replica, nell’articolo, della stessa Giaquinta, che aggiunge: “Di cosa dovrei vergognarmi? Se oggi fa ancora scandalo la foto delle gambe di una donna di qualche centimetro sopra la rotula allora siamo veramente al burqa e al burkini”.

“I miei superiori – conclude Giaquinta – non hanno dato alcun peso alla lettera. Io tra tre anni vado in pensione e non sono in corsa per un posto di questore”.

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