Freddo e neve a bassa quota, bufera sull’Etna

Temperature in forte calo al Sud, il brusco abbassamento delle colonnine dei termometri permarrà per le prossime 48 ore. Bufera sull’Etna, neve anche a bassa quota e freddo nei centri abitati.

Il quadro meteorologico è fortemente mutato rispetto alla settimana di Natale quando le foto delle spiagge affollate e dei turisti in costume hanno fatto il giro d’Europa.

L’aria fredda causata dall’anticiclone del nord soffia soprattutto su Balcani, Egeo e versante Adriatico-Ionico. Secondo gli esperti l’Italia è divisa meteorologicamente in due. “Nelle prossime ore variabilità al Sud e medio adriatico con dei fenomeni irregolari anche nevosi a quote basse (fino a 3-400m) – spiega 3b Meteo – Le regioni più interessate sono Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, dorsale campana, Calabria e Sicilia settendrionale. Più stabile e soleggiato altrove, seppur con clima freddo durante le ore notturne. Temperature in ulteriore calo, specie al Sud e versanti orientali. Venti con raffiche di oltre 60-70km/h di grecale”.

Una situazione che durerà per le prossime 48 ore e che a Capodanno dovrebbe migliorare. “Venerdì l’aria fredda soffierà ancora sull’Italia con possibilità di fenomeni sull’estremo Sud con fiocchi di neve in collina – continuano i metereologi – Nel weekend di Capodanno pressione in aumento e condizioni meteo più stabili e soleggiate quasi ovunque, salvo isolati piovaschi. Temperature in lieve ripresa, nelle medie. Per il 2 gennaio probabile veloce passaggio di perturbazione con maggiori effetti al Centrosud, specie tirreniche. Evoluzione da confermare”.

Stamattina il forte vento e il mare mosso hanno fermato la motonave Antonello da Messina della Siremar che ogni giorno collega Palermo con l’isola di Ustica.

Le Eolie sono isolate a causa delle forti raffiche di vento proveniente da tramontana che ha anche raggiunto i 50 chilometri. Le mareggiate soprattutto nelle borgate di Acquacalda e Canneto a Lipari, hanno invaso le strade. Soprattutto nella zona di San Gaetano dove di recente si sono spesi 2 milioni di euro per proteggere con una barriera di massi le case, ma senza risultati. Lungo le strade sono finite sabbia e terriccio e diverse barche sono state danneggiate. Per il mare forza 6-7 non hanno viaggiato aliscafi e traghetti. A complicare le cose anche un guasto del dissalatore e i serbatoi sono senz’acqua. A Lipari l’unica zona dove viene erogata è Quattropani che dispone di una riserva idrica.

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