GELA – Barricato in casa con 12 bombole, preso dopo una tentata fuga
Nicolò Giangreco
Dopo due ore di difficile dialogo, una commissaria di polizia, Laura Romano, è riuscita a convincere il disoccupato gelese, Domenico Scerra, a desistere dal proposito di suicidarsi facendo esplodere il suo appartamento saturo di gas, al quarto piano di una palazzina popolare nel rione Fondo Iozza di Gela. Ma mentre stava per salire su una «volante» del commissariato, Scerra si è dato alla fuga, prontamente inseguito dai poliziotti. Una volta raggiunto e bloccato, è stato accompagnato in ospedale perchè ancora palesemente agitato.
I medici lo hanno ricoverato nel reparto di salute mentale. I vicini e gli stessi parenti hanno dichiarato che soffre da tempo di disturbi mentali. Le condizioni di estrema indigenza avrebbero aggravato questa sua patologia. Il disoccupato ce l’aveva anche con la chiesa gelese che non lo avrebbe sostenuto adeguatamente. In casa erano quattro le bombole piene di gas che stava utilizzando per il suo piano di morte. Gli altri contenitori erano vuoti.
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