GELA – Operazione “Società per compensazioni”, sequestri per oltre 22 mln e 6 arresti

Sei persone sono state arrestate dalla guardia di finanza di Gela con l’accusa di aver costituito un’associazione a delinquere, con base operativa in Sicilia e ramificata su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla indebita compensazione di crediti di imposta.

Oltre all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela, si è proceduto al sequestro preventivo per oltre 22 milioni di euro nei confronti di 117 soggetti, tra persone fisiche e società, prevalentemente nel nord d’Italia, che grazie al sistema realizzato dall’associazione a delinquere hanno beneficiato della cancellazione dei loro debiti tributari.

Una «mente» – secondo gli investigatori – era Rosario Marchese, 33 anni, imprenditore di Gela trasferitosi nel Bresciano, e cinque presunti complici tra collaboratori e altre figure, tutte indagate a vario titolo in maxi inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalprocuratore capo, Fernando Asaro.

La «rete» messa in piedi dai sei indagati avrebbe permesso attraverso il meccanismo della cessione dei crediti per investimenti in aree svantaggiata – del tutto inensistenti – di azzerare ogni loro debito d’imposta verso l’erario.

*Gli arrestati:*Rosario Marchese (manager – imprenditore);

Giuseppe Nastasi (collaboratore di Marchese); Rosario Barragato, inteso Gioacchino (imprenditore); Roberto Goldaperini (avvocato); Gianfranco Casassa Salvatore Sambito (revisore contabile).

Nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza, sono finiti, tra gli altri, in manette anche due agrigentini. Si tratta di Salvatore Sambito, 38anni, revisore di conti e l’imprenditore Rosario Barragatto, 47 anni di Palma di Montechiaro.

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