GIUSEPPE ARNONE:”Incredibili i silenzi della politica agrigentina sul malaffare all’area di sviluppo industriale”.

Egregi Commissario ed Assessore , ritengo che sia il momento di denunziare pubblicamente il quadro di omertà che caratterizza la politica agrigentina in relazione all’incisiva azione che voi state ponendo in essere per bonificare l’Area di Sviluppo Industriale di questa Provincia.

I fatti messi in luce dalla vostra attività non possono consentire, in un luogo che si definisce civile e democratico, i vili comportamenti che stanno tenendo tutti gli uomini politici, nessuno escluso.

Come se i vari parlamentari regionali che vediamo quotidianamente in questi giorni sui video delle tv attrezzarsi per la campagna elettorale, fossero estranei al territorio di questa Provincia, al disavanzo che viene a disastrare un ente pubblico agrigentino finanziato con i nostri soldi.

L’atteggiamento del ceto politico rende adesso comprensibile come sia stato possibile che l’unico parlamentare che si è accorto di questo scandalo sia l’on. Giuseppe Lumia. Ovviamente i vari Capodicasa, Di Benedetto, Di Mauro, che pure dovrebbero sostenere le iniziative dell’assessore Venturi, sono impegnati a fare altro per occuparsi dei problemi veri della economia agrigentina.

E questa vicenda dell’ASI misura perfettamente la distanza che vi è tra la dinamica CONFINDUSTRIA agrigentina che si è attivata già anni addietro a denunziare le devastanti pratiche amministrative all’interno dell’ASI, e i parlamentari di tutti i partiti che fanno esattamente come le tre scimmiette: non vedono, non sentono, non parlano.

Le ASI dovevano servire per rilanciare le imprese e l’economia: i partiti le hanno trasformate in colossali mangiatoie.

Sono ad esempio rimasto colpito dalla pubblica mangiatoia costituita dai contenziosi legali dell’ASI: in Tribunale gli stessi impiegati erano scandalizzati dal fatto che l’avvocato che presiedeva l’ASI affidava incarichi su incarichi per centinaia di migliaia di euro direttamente ai collaboratori del suo studio privato. Ovvero agli avvocati che lavoravano privatamente con lui. Difficile trovare un altro scandalo così grave.

L’ASI non sviluppava industrie, bensì contenziosi che arricchivano e arricchiscono i giovani di studio dell’avvocato ex presidente Catuara.

Questa vicenda di gravissimo malcostume con risvolti penali è chiarissima: tutti fanno finta di non vederla. Tutto va bene madama la marchesa.

Nessuno poi ha letto le dichiarazioni del super pentito Di Gati che colloca anche la gestione dell’ASI, attraverso alcuni personaggi di primo piano, in un alveo ben determinato di interessi mafiosi.

Concludo e ribadisco il mio impegno e la mia solidarietà al vostro fianco, riconoscendovi un ruolo importantissimo in quella sicilia che con coraggio e senza retorica, anche nell’isolamento, vuol proseguire nella strada tracciata da uomini come La Torre, PierSanti Mattarella, Falcone e Borsellino.

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