GROTTE – Picchia la convivente e l’umilia con l’amante a casa: a giudizio 58enne

Una trentacinquenne di origini rumene,domiciliata a Grotte, per oltre un’ora e mezza, ha raccontato in aula al Tribunale di Agrigento , i contenuti delle sue denunce che hanno fatto finire a processo, con le accuse di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e minaccia, l’ex convivente Giuseppe Cimino, 58 anni, di Racalmuto.

La presunta vittima, che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gianfranco Pilato, ha raccontato di essere stata ripetutamente insultata, minacciata e picchiata con pugni, schiaffi e calci. Cimino,invece, ha nominato come difensore l’avvocato Fabrizio Caltagirone.

L’imputato, sempre secondo il racconto della presunta vittima,addirittura, al solo fine di umiliarla avrebbe deciso di portare nell’abitazione coniugale di Grotte un’altra donna, presentandola come sua amante.

Fra le vicende al centro del processo anche due violenti pestaggi che avrebbero potuto portare a conseguenze anche peggiori. L’11 agosto del 2018, dopo averla insultata e minacciata, l’avrebbe aggredita fisicamente tirandole i capelli e colpendola con violenti pugni e schiaffi alla testa. In questo modo le avrebbe procurato lesioni poi refertate in ospedale. E, una volta, la donna sarebbe stata picchiata pure con una griglia di ferro al volto Il processo prosegue il 25 maggio quando saranno sentiti due carabinieri e la sorella della donna. 









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