GROTTE – Premio “Racalmare”, decisa la terna degli scrittori finalisti.

Dopo l’anno sabbatico imposto dal Covid, il Premio Racalmare-Leonardo Sciascia Città di Grotte riprende quota. Decisa dalla Commissione, presieduta da Salvatore Ferlita, la terna degli scrittori finalisti.
A concorrere saranno Giosuè Calaciura con “Io sono Gesù” (Sellerio), Stefania Auci con “L’inverno dei leoni” (Editrice Nord) e Andrea Apollonio con “I pascoli di carta” (Rubbettino). Premio speciale a Roberto Andò. La cerimonia di premiazione in autunno
Una terna composta da due scrittori siciliani ai quali si affianca un romanziere che in qualche modo è isolano d’adozione, dal momento che fa il sostituto procuratore della Repubblica a Patti, in provincia di Messina.

Premio speciale a  Roberto Andò, che negli ultimi anni si è imposto grazie al suo talento poliedrico, muovendosi su percorsi diversi, dalla letteratura al cinema e al teatro.

La cerimonia di premiazione avrà luogo in autunno, nel mese di ottobre. A decretare il vincitore sarà la giuria popolare: il tutto, come affermò anni fa Gaetano Savatteri nel periodo della sua presidenza, per riportare i libri e i loro autori in mezzo alla gente, tra i lettori, nel segno della circolarità fra l’opera e il suo pubblico di cui parlava Sciascia a proposito del Racalmare.

“Anche quest’anno – spiega il presidente onorario del premio, Salvatore Ferlita – la terna individuata contempla opere diverse per scrittura, per generi, ma che sono accomunate da una ricerca stilistica molto personale e da un rovello che può avere a che fare ora con la grande Storia e quella personale, famigliare, che si sostanzia in una saga abbagliante e insieme tragica. Ma pure può incrociare una questione radicale come la vita di Gesù, ripresa nel tempo da diversi scrittori (qui basterà citare Pomilio e Saramago) e che Calaciura ha declinato a modo suo, incuneando lo sguardo nell’infanzia sanguinante emisteriosa del ragazzo di Nazareth. Ma c’è pure il rovello sciasciano di Apollonio, che racconta per la prima volta da una specola immaginativa (ma non troppo) la mafia dei terreni comunali da pascolo, dando corpo a un’indagine che incalza e inquieta il lettore. Il premio alla carriera, poi, incorona una sorta di genio rinascimentale che ha sbagliato secolo, ossia Roberto Andò, il cui compasso di interessi comprende non solo la letteratura, ma anche il cinema e il mondo della drammaturgia. E non è un aspetto di poco conto il fatto che il regista e scrittore palermitano abbia mosso i suoi primi passi nel mondo della cultura proprio sotto l’egida del grande Leonardo Sciascia”.

“Da più di 30 anni – aggiungono il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, e l’assessore alla Cultura, Alessandra Marsala – il Premio Racalmare-Leonardo Sciascia costituisce per la nostra comunità un fondamentale presidio culturale, che fa delcoinvolgimento trasversale del pubblico una pratica culturale che produce partecipazione, assurgendo a crocevia di incontri dalla carta alla vita reale. E dalla sua fondazione non ha mutato la sua natura intima, quasi domestica: un premio che simuove tra le strade del piccolo paese e che consente di conoscere e confrontarsi direttamente con gli autori. Un premio letterario che è soprattutto di una comunità, di un paese e della sua gente, ma che ha un respiro internazionale. A contendersi la trentunesima edizione del Racalmare, una terna finalista di grande prestigio, individuata dalla Giuria Tecnica e dal Presidente Ferlita, che ci consentirà di spaziare per genere e stile nelle ultime uscite letterarie. Grande onore per noi sarà poi riconoscere un premio speciale a Roberto Andò, un grande intellettuale dei nostri giorni, che con la sua capacità narrativa riesce a coniugare l’arte del cinema, del teatro e della scrittura. Come ormai consuetudine affermata, la Giuria Popolare insieme alla Giuria Tecnica decreteranno il vincitore attraverso uno scrutinio segreto. Saranno settimane di fermento culturale a Grotte, durante le quali ospiteremo letture dei libri nei quartieri più suggestivi del nostro paese, incontri e talk. Protagonisti anche i ragazzi con una nuova edizione del Premio Racalmare – Scuola. Crediamo fermamente che il Premio abbia la capacità di creare comunità, innescando processi di riattivazione che invogliano ad accogliere criticamente la storia che vienerestituita attraverso il racconto”.

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