L’Amministrazione comunale esprime sdegno e ripugnanza per la
barbara uccisione della dolce cagnetta Camilla nei pressi della
Cooperativa La Comune.
Purtroppo sono atti, ancorché isolati nella
nostra comunità, che generano un profondo senso di tristezza e di
incapacità di comprendere le ragioni di quei pochi che macchiano, come
sempre, l’operato di una intera collettività.
Per quanto ci riguarda, in assenza totale di fondi regionali e nazionali (come
sempre ci si indigna, ma poi l’Ente locale viene lasciato solo), si è
provveduto a fare ogni sforzo possibile. Nel nostro piccolo è stata
stipulata apposita convenzione con un canile dove sono stati già
ricoverati due cani che hanno manifestato segni di aggressività e sono
state contattate delle associazioni per le adozioni con le quali però
non è stato sottoscritto alcun protocollo di intesa (e non per volontà
del Comune).
Più in generale, ricordo che sono diversi i cani
microchippati e reimmessi nel territorio i quali, secondo la legge
possono essere anche essere affidati alle associazioni
protezionistiche o animaliste o, in adozione a privati cittadini, che si
impegnino ad accudirli e custodirli (ma nessuno si fa avanti).
Infine vorrei sommessamente ricordare che, in base anche ad una Sentenza
della Corte di Cassazione, chi dà da mangiare a un cane randagio è
responsabile del suo comportamento. Se ci si occupa del sostentamento di
un cane randagio, secondo la Corte di Cassazione, infatti, si diventa
responsabili anche di sue, eventuali, aggressioni. La posizione di
garanzia assunta dal detentore di un cane, impone l’obbligo di
controllare e di custodire l’animale adottando ogni cautela per evitare e
prevenire le possibili aggressioni a terzi.
La compassione oltre la legge … direbbe qualcuno.
Per il resto resta l’amarezza e il grande dolore di un altro cane ucciso, tutto il resto è … noia.
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale