I barbieri di Racalmuto uniti insieme per la ripartenza

In questo difficile e particolare momento dovuto all’emergenza sanitaria, non abbiamo mai smesso di ricordare come la comunità racalmutese è stata unita per cercare di fronteggiare su più fronti la pandemia che ha messo in ginocchio dal punto di vista economico parecchie famiglie e diverse attività del paese che già non godevano di un felice periodo. Eppure, come ha già dimostrato il flashmob della scorsa settimana con i diversi titolari di attività bar e ristoranti, si sono stretti insieme per fare rete nell’ambito della neonata associazione Food and Beverage di Racalmuto. Ebbene, sulla stessa linea sono anche i titolari di parrucchierie per uomo. Stamattina hanno voluto dare anche loro un incoraggiante segnale riunendosi sul da farsi e soprattutto stringendosi insieme come, forse, non era mai avvenuto nell’ultimo ventennio. Ecco, ai tempi del Covid vengono superate anche questioni concorrenziali ed altro con un unico obiettivo quello di ripartire e soprattutto combattere l’abusivismo che, pare si faccia sempre più avanti. Perchè il furbetto di turno c’è sempre. L’emergenza coronavirus ha messo in ginocchio il settore del benessere e i tempi per la riapertura dei locali potrebbero non essere brevissimi, come trapela in questi giorni. Una cosa è certa Piero Amato, Lillo Sanfilippo , Antonio Mattina e Aurelio e Giuseppe Sardo sono pronti a riaprire nonostante la loro attività siano considerate abbastanza rischiose per via dell’estrema vicinanza che richiede la professione con il cliente e dunque una trasmissione e un contagio più esposto. Ma quello che conta in questo preciso momento dice il promotore dell’iniziativa Piero Amato è combattere chi esercita la professione in modo abusivo perchè oltre al danno economico per noi si è inasprito l’abusivismo che affligge il settore” Si tratta evidentemente di quegli operatori abusivi che continuano ad erogare servizi presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, aggravando le condizioni dal punto di vista igienico-sanitario con il rischio di contagio oltre che mettere in serio pericolo la salute dei cittadini e danneggiare gravemente le aziende in regola sul piano economico. Questo non lo possiamo accettare”. Ecco perchè provocatoriamente nelle settimane scorse Piero Amato si era offerto volontariamente per il taglio dei capelli ai suoi concittadini chiedendo però al Sindaco un locale adibito per ciò.

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