Igor arrestato in Spagna: il killer di Budrio fermato dopo aver ucciso tre persone

È STATO ARRESTATO nella notte in Spagna Norbert Feher, meglio conosciuto come Igor, il killer di Budrio. È stato fermato a Teruel dopo uno scontro a fuoco in cui sono morte tre persone, fra cui due militari iberici.

La possibilità che Norbert Feher, ‘Igor’, si trovasse in Spagna  è una traccia che gli investigatori stavano seguendo dall’estate, legata ad un ‘contatto’ del latitante. Lo si apprende da ambienti investigativi. La pista più recente battuta portava però in Austria e a Vienna il Pm Marco Forte, titolare dell’indagine della Procura di Bologna, insieme ad alcuni carabinieri è stato in questi giorni, per un raccordo con le forze di polizia austriache.
Nelle ultimissime ore era invece tornata a crescere l’ipotesi Spagna.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti, da Rimini, esprime “un ringraziamento alle autorità spagnole, all’Arma dei carabinieri e il pensiero va alle vittime di Budrio e alle vittime in Spagna”. “Ho incontrato i familiari delle vittime – aggiunge – ma li hanno incontrati soprattutto coloro che svolgevano l’attività investigativa e del controllo del territorio. Con loro hanno messo in campo un piccolo patto d’onore, ma ora è naturalmente chiaro che dal momento in cui questo piccolo patto d’onore giunge a compimento, il pensiero non può non andare a coloro che sono morti in Italia e in Spagna”.

· LA CATTURA DOPO TRE OMICIDI 
 Il conflitto a fuoco è avvenuto nella zona di El Ventorrillo, compresa tra le città di Teruel in Andorra e Albalete del Arzobispo. Feher è stato poi arrestato nel cuore della notte, intorno alle 2.50, a Teruel, dopo un incidente stradale mentre fuggiva. L’uomo non ha opposto resistenza. Con sé aveva tre armi corte, due delle quali in dotazione della polizia spagnola.

Le impronte digitali prese all’uomo catturato hanno dato agli inquirenti la conferma di trovarsi proprio di fronte al ricercato che ha seminato terrore e panico nelle campagne fra Bologna e Ferrara dalla primavera scorsa, come sottolinea la Scientifica italiana che parla di “riscontro dall’esito largamente positivo”. Il nome di Feher e il suo identikit erano stati segnalati dai Ros alla polizia spagnola.

“Il tutto – sottolinea il ministro Minniti – è frutto di un’attività investigativa che è partita dall’attività di indagine dell’Arma dei carabinieri. Di recente in Spagna c’era stato un reparto del Ros che aveva segnalato alla Guardia civil il possibile luogo dove si poteva nascondeva Norbert Feher, a testimonianza di un’attività investigativa mai cessata. Abbiamo sempre detto dal momento in cui la vicenda è diventata drammaticamente presente nel nostro Paese che noi non avremmo mai mollato”.

L’operazione, aggiunge ancora il titolare del Viminale, “è stata coordinata dalla procura di Bologna: ho appena sentito il procuratore Giuseppe Amato – ha detto – che ho sinceramente ringraziato per il lavoro investigativo fatto. C’è stata una sintonia d’indagine tra la Procura di Bologna e l’attività dei carabinieri che considero particolarmente importante”.

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