Il dolore di Parigi dopo la notte di attentati e terrore: 128 morti.

Terrore senza precedenti a Parigi. 128 persone sono morte, 300 i feriti, in seguito a diversi attacchi simultanei, almeno sei fra sparatorie ed esplosioni messi a segno venerdì sera nel cuore della città. Due italiani sono rimasti lievemente feriti, una risulta irreperibile. La carneficina è stata rivendicata dall’Isis come «l’11 settembre francese »: «Otto fratelli, con cinture esplosive e fucili d’assalto, hanno preso di mira obiettivi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese», recita il comunicato jihadista. La paura è cominciata allo Stade de France, dove si stava giocando Francia-Germania, tre le esplosioni all’esterno che hanno provocato diverse vittime e costretto la gente ad aspettare ore, sul campo, prima di poter lasciare la struttura. Il bilancio più cruento è quello del Bataclan, una sala concerto dove i terroristi hanno tenuto in ostaggio centinaia di persone: 87 le vittime, giustiziate da uomini a volto coperto. Colpiti bar, ristoranti e centri commerciali. A terra, per strada e nei dehors decine di corpi. Gli otto terroristi sono morti, ma non è escluso che ci siano dei complici in fuga. «Faremo una guerra implacabile», questo il messaggio del presidente francese Francois Hollande che ha proclamato lo stato d’emergenza. Le frontiere sono aperte, ma è sospeso Schengen e i controlli sono rafforzati. La Francia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Stanno tutti bene i componenti della band americana ieri sera in concerto al Bataclan, ma lo choc è stato grande: «Sparavano con la mitragliatrice», la paura degli Eagles of Death Metal. Tour annullato

Il kamikaze francese identificato grazie alle impronte digitali aveva 20 anni, essendo nato nel 1995: lo riferisce France info, citando fonti di polizia

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