Il governo Conte ha giurato al Quirinale

A 88 giorni dalle elezioni nasce il governo M5s-Lega. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel Salone delle feste del Quirinale. Il nuovo esecutivo è così ufficialmente in carica. Di Maio: “E’ ora di far ripartire il Paese, di mettere da parte la Fornero, di istituire il reddito di cittadinanza e il salario minimo orario”.

Al Colle sono arrivati i “leghisti” Giovanni Tria (ministro dell’Economia); Giulia Bongiorno (ministro della Pa); Gian Marco Centinaio (ministro dell’Agricoltura); Enzo Moavero Milanesi (Esteri); Paolo Savona (Affari Ue); Erika Stefani (Affari Regionali); Lorenzo Fontana (Famiglia e Disabilità) e Marco Bussetti (Istruzione). Raggiante, ovviamente, Matteo Salvini, che per l’occasione ha indossato un abito da cui spiccava la cravatta verde, colore simbolo del Carroccio (guarda qui il video del giuramento di Salvini).

Uno dietro l’altro i nuovi ministri hanno letto la formula di giuramento e firmato l’atto di nomina, poi controfirmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (guarda il video).

Il premier Conte è poi andato a Palazzo Chigi per la cerimonia dello scambio della campanella. Strette di mano tra Gentiloni, presidente del Consiglio uscente, e Di Maio e Salvini. Dopo il passaggio della campanellea (guarda qui il video), i due leader di Lega e M5S, insieme a Conte e al sottosegretario Giorgetti, si sono messi in posa per la foto di rito.

Mattarella rassicura l’Europa

Dopo aver firmato la nomina dei ministri e dato il via al governo Conte, Mattarella ha subito rassicurato l’Europa sul ruolo “da protagonista” che l’Italia dovrà avere in Ue. Rassicurazione che arriva indirettamente anche dal ministro delle Finanze, Giovanni Tria, che ai cronisti ha fatto sapere che “nessun partito” della maggioranza “vuole uscire dall’euro”. Nell’integrazione d’Europa – ha detto il Capo dello Stato prima del concerto che apre le celebrazioni del 2 giugno – “l’Italia intende svolgere un ruolo sempre più positivo e protagonista nella comunità internazionale, come all’interno dei singoli paesi“. E ancora: “Occorre sempre di fuggire da parole di ostilità o di contrapposizione, contrastarle e rimuoverle e ascoltare invece e fa proprie parole di Concordia“. Il riferimento, forse, va anche ai toni duri con cui il Colle e i partiti di maggioranza sono arrivati, domenica scorsa, ad accusarsi reciprocamente per il mancato via libera all’esecutivo giallo-verde, fermato sul nome di Savona. “Lo stesso confronto tra le forze politiche talvolta aspro – ha detto – si è sempre tradotto nell’attitudine a non ridursi a un conflitto fine a se stesso quanto piuttosto dell’ambizione di assicurare Alitalia prospettive di sviluppo più sicure e più forti“.

Ormai l’esecutivo del giurista è realtà. E Mattarella, nell’augurargli un buon lavoro, sembra volergli indicare la via per il futuro prossimo: “La continua ricerca di collaborazione caratterizza i rapporti dell’Italia con tutti i paesi – ha detto il Capo dello Stato – Soltanto insieme possiamo affrontare adeguatamente le sfide sempre più globali che il contesto internazionale ci pone di fronte. Le chiavi della pace e del benessere sono rappresentate dalla collaborazione e dalla comprensione reciproca dal progressivo venir meno delle barriere tra i popoli, dall’evitare conflitti di ogni tipo, dallo sviluppo condiviso. Questa è del resto l’esperienza presentata dall’integrazione d’Europa in cui l’Italia intende svolgere un ruolo sempre più positivo e protagonista“.

 

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