IL NUOVO GOVERNO – Incarico a Gentiloni e inizio delle consultazioni

Paolo Gentiloni accetta con riserva l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica e lo definisce «un grande onore». «Cercherò — dice — di svolgere questo compito con dignità». Nel breve discorso il primo riferimento è al premier dimissionario, Matteo Renzi, di cui Gentiloni ha sottolineato la coerenza con l’impegno preso in campagna referendaria di non accettare un reincarico. L’obiettivo del nuovo esecutivo, nella mente di Gentiloni, è chiaro: «Accompagnare e, se possibile, facilitare il percorso delle forze parlamentari per arrivare a nuove regole elettorali». Un riforma, quindi, e poi il voto.

Gentiloni nel pomeriggio di domenica ha incontrato negli uffici della Presidenza della Camera il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda. Poi alle 18 nella sala del Cavaliere di Montecitorio hanno preso il via le consultazioni: il primo ad entrare è stato il gruppo misto della Camera, rappresentato da Pino Pisicchio, accompagnato da Pia Locatelli e Massimo Artini. In serata il gruppo misto del Senato, Des e Scelta civica e infine la rappresentanza di Sinistra italiana, alle 20.30. Lunedì la volta di Fdi, Forza Italia in mattinata e del Pd intorno alle 14.00. «L’incontro con il presidente incaricato è andato benissimo», ha detto Denis Verdini al termine.

Prima di incontrare i gruppi parlamentari il premier incaricato avrebbe visto i ministri Pier Carlo Padoan, Maurizio Martina, Carlo Calenda e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.

Il M5s, convocato per lunedì alle 12 alla Camera per le consultazioni, ha fatto sapere che ha deciso di non partecipare all’incontro. «Gentiloni non rappresenta nessuno. Noi faremo di tutto per andare al voto prima possibile», ha dichiarato il deputato M5S, Alessandro Di Battista. Anche la Lega Nord sarà assente: «Non riconosciamo alcuna legittimità a Gentiloni e al suo governo. Non abbiamo tempo da perdere in inutili consultazioni», ha detto il segretario, Matteo Salvini.

Gentiloni è nato a Roma nel 1954. Giornalista professionista, è stato tra i fondatori della Margherita. Deputato dal 2001, già ministro delle Comunicazioni nel governo Prodi II, è stato chiamato da Matteo Renzi per il ministero degli Esteri. Nel Pd, attualmente, è componente della direzione nazionale.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *