IMMIGRAZIONE – Nuova strage di migranti nel Canale di Sicilia: si temono 700 morti

Centinaia di persone, oltre 700 secondo i testimoni, sono morte in un naufragio nel canale di Sicilia (mappa), in quello che rischia di essere la peggior tragedia di migranti di sempre. I migranti erano su un peschereccio partito da est di Tripoli. Stipati come animali in una barca lunga 20 metri. Intorno a mezzanotte l’allarme, lanciato da bordo, quando la barca si trovava a 70 chilometri dalle coste libiche, è stato raccolto dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera. 

Il tono di voce dell’interlocutore non era concitato: “siamo in navigazione, aiutateci”, ha detto un uomo. La telefonata è apparsa simile a tante altre richieste di soccorso. Gli operatori, grazie al sistema satellitare di chiamata, hanno potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale è partita la chiamata e organizzare i soccorsi inviando sul posto il  mercantile portoghese King Jacob. Quando l’imbarcazione si stava avvicinando al peschereccio, i migranti si sono spostati sul lato della nave, per essere salvati. Ma spostando il peso – su una nave già stracolma – questa si è ribaltata. Stando alle testimonianze dei primi superstiti i morti sarebbero almeno settecento. Finora sono stati recuperati 24 cadaveri.

Sul luogo del naufragio è in corso un’operazione di soccorso imponente, con almeno 17 mezzi. Le persone vive recuperate sono 49, ma i soccorsi continuano. Nonostante i migranti di solito non sappiano nuotare, vista l’alta temperatura dell’acqua (17 gradi), i soccorritori sperano di recuperare altri profughi ancora in vita.

La Guardia Costiera, che questa mattina ha fornito un primo bilancio del naufragio, intende verificare ed eventualmente rideterminare il numero delle vittime del naufragio. E’ stato un migrante eritreo, superstite della tragedia, a riferire delle circa 700 persone che erano a bordo del barcone. Su tale cifra verranno sentiti anche gli altri superstiti, secondo le procedure previste. Il barcone che si è capovolto, di 20 metri – ha riferito la Guardia Costiera in una nota – è in grado di portare “diverse centinaia di persone” ed era “sovraccarico di migranti”.

I superstiti e i corpi saranno portati a Catania. La procura del capoluogo etneo ha aperto un fascicolo sulla tragedia. Matteo Renzi ha convocato a Palazzo Chigi alle ore 17 i ministri Gentiloni, Alfano, Pinotti, Delrio e il sottosegretario Minniti per un incontro di emergenza. Il premier ha anche chiamato il presidente francese François Hollande. La Francia ha chiesto una riunione d’emergenza dei ministri degli esteri degli Interi e degli Esteri. “L’Unione europea deve rafforzare il numero di navi nell’operazione Triton, un nome forse che non è adatto”, ha detto in diretta alla tv Canal Plus il presidente francese.

“La Commissione europea è profondamente frustrata dagli ultimi sviluppi nel Mediterraneo”, una situazione “dura che richiede un’azione decisa”: così l’esecutivo Ue in un comunicato, precisando che il problema va affrontato “alla radice”, cioè con i Paesi di origine e transito.

Quanto accaduto “è inaccettabile”: ora “è il momento per l’Ue di affrontare queste tragedie senza indugio”, serve la condivisione della responsabilità tra tutti i 28 che “per troppo tempo è stata lasciata solo ai Paesi del sud”. Lo sottolinea l’alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini, in una nota sul naufragio nel Canale di Sicilia. “Ho deciso  –  aggiunge – di mettere la questione delle migrazioni come un punto formale all’ordine del giorno del Consiglio Affari esteri convocato domani a Lussemburgo, dove andrò a presentare una serie di proposte per la Libia, una delle principali vie di traffico illegale di migranti”.

Le reazioni della politica. Immediata la reazione di Salvini, che ha attaccato le politiche del governo e ha chiesto un blocco navale. Critiche da Pd e Fi, con Guerini che definisce il segretario leghista “sciacallo”. Anche il Papa, durante l’angelus ha parlato della tragedia: “Comunità internazionale agisca con decisione”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “segue con allarme” la vicenda del barcone naufragato ed è in stretto contatto con Palazzo Chigi e il governo.

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