Imprenditore chiede dimissioni precompilate, condannato
Da tentata estorsione a violenza privata. Il gup Fabrizio La Cascia ha riqualificato il reato contestato a Francesco Calandra, titolare dell’omonima azienda di marmi a Palermo, che è stato condannato a quattro mesi, pena sospesa.
L’uomo, assistito dagli avvocati Bartolomeo Parrino e Nadia Varvaro, era accusato di aver precompilato i fogli di dimissione di un dipendente che lo aveva denunciato. L’operaio, che poi ha ritirato la denuncia, non si è costituito parte civile.
Il giudice ha dato ragione alla difesa che ha dimostrato che il foglio non era stato firmato. Il pm aveva chiesto la condanna per tentata estorsione a un anno e otto mesi.
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