Il deputato regionale del Partito Democratico, e sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, interviene a seguito dell’ impugnativa della legge regionale di riforma della gestione idrica in Sicilia, e afferma : “La Regione siciliana ha potestà legislativa esclusiva in materia di acqua pubblica, e affermare il contrario significa tutelare gli interessi privati piuttosto che quelli di carattere generale. La Sicilia ricorra dunque alla Corte Costituzionale per difendere la propria riforma e nessuno pensi di riportare in aula un testo rimaneggiato per accontentare la lobby dell’acqua. Mi rivolgo al Sottosegretario Davide Faraone e gli suggerisco di analizzare cosa è accaduto in Sicilia. Gli investimenti nel settore idrico sono al palo perché, così come nei rifiuti, interi apparati della Regione non hanno mai controllato nulla. In Sicilia, la regione più povera d’Italia, l’acqua è la più cara d’Italia. Sono certo che nelle sedi politiche del Pd regionale e nazionale ci si potrà confrontare su questo tema. La legge è in vigore e deve essere rispettata e fatta rispettare dall’assessore, dal dirigente generale e dai funzionari. Il presidente Crocetta, in nome e per conto della maggioranza dei siciliani, resista davanti la Corte Costituzionale per difendere l’Autonomia e lo Statuto della Regione”.
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