Inchiesta “Concorsopoli” al Policlinico: chiesto rinvio a giudizio di 16 persone

La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di 16 persone coinvolte nell’inchiesta sulla “Concorsopoli” del Policlinico di Palermo. Tra questi il professore agrigentino Gaspare Gulotta, direttore del dipartimento di Chirurgia generale e d’urgenza, il più noto fra i chirurghi operanti nel palermitano, accusato di avere “truccato” i concorsi universitari, e Mario Adelfio Latteri, direttore del dipartimento chirurgico ad attività integrata di natura strutturale.

La richiesta di rinvio a giudizio, firmata il 29 luglio scorso dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Andrea Fusco e Luisa Bettiol, riguarda anche la figlia di Gulotta, Eliana, chirurgo plastico dell’ospedale Civico. Sotto inchiesta ci sono poi i componenti delle commissioni esaminatrici, docenti non siciliani: Roberto Coppola, Giuseppe Maria Antonio Navarra, il Ludovico Docimo e Vittorio Altomare. L’udienza preliminare fissata per il 13 settembre.

Gulotta avrebbe messo in piedi anche un’attività di “dossieraggio” nei confronti dell’ex genero, con l’aiuto di medici e rappresentanti delle forze dell’ordine. Fiorella Sardo, in servizio al pronto soccorso del Policlinico, avrebbe rilasciato falsi certificati alla figlia di Gulotta, così come il medico di famiglia Eufrasia Maria Letizia La Rocca. I poliziotti Gaspare Cusumano (dirigente dell’Ufficio sanitario della polizia) e Salvatore Bosco, in servizio alla Dia, invece, avrebbero aiutato Gulotta ad ottenere informazioni riservate sull’ex marito della figlia.

La posizione di cinque indagati è stata stralciata. Si profila per loro una richiesta di archiviazione. Si tratta di Vito D’Andrea, Gianfranco Cocorullo, Gregorio Scerrino, Giovanni Guercio e Alessandra Lo Iacono.

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