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INCHIESTA “DIRTY SOCCER” – Alessi: “L’Akragas estranea ai fatti. Per noi nessun rischio”

In merito ai fatti sull’inchiesta sul calcioscommesse che ha portato all’arresto di cinquanta persone, tra cui l’ex biancoazzurro Sasà Astarita, immediato l’intervento del presidente dell’Akragas Silvio Alessi.

In merito ai fatti sull’inchiesta sul calcioscommesse che ha portato all’arresto di cinquanta persone, tra cui l’ex biancoazzurro Sasà Astarita, immediato l’intervento del presidente dell’Akragas Silvio Alessi.
“Apprendiamo da notizie di stampa di una nuova inchiesta sul calcio-scommesse, in cui sarebbero coinvolti calciatori, dirigenti e presidenti di club. È necessario puntualizzare che l’Akragas è del tutto estranea a questi fatti, anzi è semmai vittima e persona offesa. Ho parlato con Roma, e in base all’ordinanza non ci sono rischi di natura disciplinare”.
Così parla il primo tifoso della formazione agrigentino, amareggiato per il nome dell’Akragas uscito fuori dall’ordinanza.
“Pertanto – continua il presidente Alessi -, ha già dato mandato ai propri legali di tutelare l’immagine della Società e di procedere nei confronti di tutti quei soggetti che possono avere operato a danno della stessa.
In questi anni, squadra, società e tifosi si sono contraddistinti per l’elevato senso di sportività, condivisione dei valori positivi del calcio, rispetto delle regole e grande ospitalità.
Ancora oggi viene portato come esempio di elevata sportività gli applausi che i tifosi e i dirigenti dell’Akragas hanno rivolto alla squadra della Cavese in occasione dello spareggio-promozione nel campionato nazionale dilettanti, partita vinta proprio a danno dell’Akragas negli ultimi minuti e su calcio di rigore.
Pertanto – conclude -, dopo avere vinto con pieno merito il campionato ed avere espresso il calcio migliore, ci sentiamo perentoriamente di rassicurare i nostri tifosi ribadendo che il progetto Akragas, improntato ai citati valori, continua più di prima e con maggiore impegno”.

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