INCHIESTA DNA – La Dda chiede condanna per 6 imprenditori

Al Tribunale di Palermo, il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Rita Fulantelli, ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione ciascuno a carico di 6 imprenditori agrigentini, giudicati in abbreviato, imputati di favoreggiamento aggravato alla mafia nell’ ambito dell’ inchiesta cosiddetta “Dna”, perché avrebbero ritrattato le accuse di avere subito estorsioni. Si tratta degli empedoclini Salvatore Abate, 34 anni, Biagio Abate, 58 anni, Domenico Arena, 46 anni, Salvatore Butera, 55 anni, Marcello Sguali, 40 anni, e di Gaetano Fanara, 64 anni, di Favara. Un settimo imprenditore, Lello Burgio, 38 anni, di Agrigento, è stato rinviato a giudizio.

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