INCHIESTA “HYBRIS” – Seconda tranche di interrogatori: prevale ancora la linea della scena muta

Anche nella seconda tranche di interrogatori la linea adottata dagli indagati è stata quella del silenzio, in attesa dei ricorsi al Tribunale del Riesame di Palermo. Davanti al Gip del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, e alla presenza del pubblico ministero Francesca Dessì della Dda, ha fatto scena muta, uno su tutti, il quarantacinquenne Michele Cavaleri, il re del “Bronx” di Licata, considerato il personaggio chiave dell’inchiesta, difeso dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra. Scena muta anche per Gioacchino Giorgio, 36 anni di Licata e Antonio Milanese, 34 anni di Canicattì, difesi dall’avvocato Santo Lucia. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Complessivamente 26 le persone (23 uomini e 3 donne) raggiunte dalla misura cautelare (25 in carcere e uno obbligo di firma) nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Hybris”, condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Agrigento e dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che ha permesso di sgominare una vera e propria organizzazione criminale specializzata nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina.

Hanno scelto la linea del silenzio anche gli indagati Francesco Cavaleri, 42 anni, Marco Cavaleri, 37 anni, Lillo Serravalle, 50 anni, Angelo La Cognata, 37 anni, Concetta Maddalena Marino, 47 anni, Marco Marino, 33 anni, Giacomo Luca Marino, 48 anni e Ferdinando Roberto Serravalle, 26 anni, tutti di Licata, e Michele Palma, 31 anni di Scafati. Il 48enne licatese Giacomo Luca Marino, invece, ha risposto alle domande del Gip, sostenendo di essere innocente. Lunedì a comparire davanti al Gip saranno Antonietta Casaccio, 40 anni, Fabio Della Rossa, 37 anni di Cercola e Angelo Sorriso, 25 anni.

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