Per il procuratore generale della Cassazione, il ricorso della difesa dell’ex sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, dimessosi il giorno prima dell’udienza al tribunale del riesame, deve essere rigettato. L’amministratore, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, è accusato di avere stretto accordi col presunto boss del paese Giuseppe Nugara, nei cui confronti è stato disposto anche il 41 bis, con cui avrebbe stretto un patto elettorale in occasione delle elezioni amministrative del 2014.
Questa mattina i difensori, gli avvocati Antonino Gaziano e Antonino Mormino, hanno chiesto ai giudici ermellini di annullare l’ordinanza e, quindi, scarcerarlo. Sabella è accusato di avere concordato con Nugara, capomafia del paese, le candidature in vista del voto alle amministrative.
Il patto, secondo quanto avrebbe accertato l’inchiesta “Montagna”, prevedeva uno scambio di favori in cambio di voti. Il sindaco, in particolare, avrebbe messo a disposizione appalti e posti di lavoro per uomini vicini a Nugara. Circostanza che Sabella ha smentito parlando di “normali contatti elettorali in un paese di tremila anime”.
Nelle prossime ore si conoscerà la decisione della Cassazione che, in caso di conferma del provvedimento del tribunale del riesame, renderà definitiva l’ordinanza cautelare in carcere.
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