Inchiesta “Montagna” – Ora le vittime delle estorsioni parlano

Il muro di omertà è stato abbattuto. Sono oltre 20 ormai le vittime delle estorsioni, ipotizzate dagli inquirenti nell’ambito della maxi operazione antimafia denominata “Montagna” , che il 22 gennaio ha fatto scattare 56 misure cautelari, che hanno cominciato a collaborare. Interrogati dai carabinieri nei giorni scorsi, la maggior parte degli imprenditori che sarebbero stati taglieggiati ha ammesso la pressione del racket. Una trentina gli episodi di danneggiamento. E a confermare di avere subito le richieste di pizzo non sono stati finora solo i titolari delle aziende , ma anche i loro dipendenti. Una vera rivoluzione nell’atteggiamento omertoso finora tenuto dalle vittime, viene sottolineato min ambienti investigativi, che non avevano neppure denunciato le intimidazioni subite. In tutto le estorsioni accertate dalla Direzione Distrettuale Antimafia sono state 27. Gli imprenditori sono ritenuti vittime del racket mafioso delle cosche ed è arrivata una conferma all’ipotesi accusatoria senza alcuna reticenza.

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