La Regione vende i suoi immobili

PALERMO – Duecentoventiquattro milioni di euro per 68 immobili. Questo è quanto conta di incassare la Regione dal piano di dismissione del patrimonio immobiliare che, a differenza di quanto successo in passato, non sarà più vincolato dall’intermediazione di una società mista, come previsto da una legge del 2004, con il compito di gestire il parco degli immobili di proprietà della stessa Regione. “Per poter meglio gestire questo processo – dice Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia – richiestoci dalla Corte dei Conti in linea con l’orientamento nazionale, abbiamo operato un intervento normativo di tipo chirurgico nell’ultima finanziaria al fine di eliminare l’obbligo di ricorrere alla partecipata”.
“Nell’immediato – continua Armao – partirà una prima tranche, uno step da 116 milioni di euro che ci servirà anche da banco di prova per testare la formula di vendita. Il ricavato della dismissione non verrà certo utilizzato per pagare gli stipendi della Multiservizi, ma per abbattere la soglia d’indebitamento della Regione e realizzare qualche investimento”. 

Tra gli immobili in programma di dismissione anche pezzi pregiati come il palazzo dei congressi di Agrigento, per il quale lo stesso Comune agrigentino ha già presentato una proposta, l’ex ospedale di Sciacca e diverse strutture sul lungomare di Capo d’Orlando.

“Abbiamo già le prime proposte di acquisto – aggiunge Dania Ciaceri, responsabile del Servizio Patrimonio del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Ragioneria Generale della Regione – Nel caso dovessero pervenire entro il 12 ottobre, termine ultimo per la presentazione dei documenti, più richieste per lo stesso immobile e per le proprietà il cui costo supera i 400 mila euro si procederà ad un avviso pubblico”.

Il processo di dismissione ha coinvolto anche l’Ast. La partecipata della Regione ha deciso infatti di vendere degli asset non strategici per l’acquisto di asset strumentali. Verranno infatti messe in vendita delle proprietà che Ast detiene nei comuni di Caltagirone, Trapani, Siracusa, Sortino, Modica e Ragusa per poter reinvestire il ricavato, stimato per circa 5,2 milioni di euro, nell’acquisto di 50 autobus .

A margine della conferenza stampa di presentazione del piano, l’assessore Armao ha voluto anche anticipare che ulteriori due immobili di proprietà dalle Regione, il Palazzo delle Finanze e Villa Belmonte, saranno ripristinati e riutilizzati il primo come sede unica della Corte dei Conti di Palermo ed il secondo come base del consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione. “Molti uffici regionali – ha concluso Armao – si trovano in immobili in affitto, gravando sul bilancio della Regione per 40 milioni di euro all’anno, di cui 25 solo a Palermo. Per questo è necessaria la costruzione di un centro direzionale, una grande scelta urbanistica ed economica di cui ho già parlato con il sindaco Orlando, che ha pienamente condiviso questa idea. Stiamo cercando a tal proposito di utilizzare 10 milioni di euro di fondi Fas che andrebbero a finanziare quantomeno la progettazione del centro”.

 

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