La scuola si ferma: tutti in piazza

Al via oggi lo sciopero nazionale di insegnanti e studenti contro i contenuti del disegno di legge 2994 in corso di approvazione al Parlamento. Secondo i sindacati, sono centinaia le scuole chiuse in tutta Italia. In programma cortei in sette piazze: Aosta, Milano, Roma, Bari, Catania, Palermo, Cagliari. Previsti flash-mob contro la riforma della “Buona scuola” proposta dal governo. 

Il segretario generale della Flc Cgil Sicilia, Giusto Scozzaro: “Al governo chiediamo un decreto urgente per assumere tutti i precari della scuola e ulteriori investimenti per migliorare la qualità dell’offerta formativa. Dalla Sicilia, regione col 25% di dispersione scolastica, la logica del ddl sulla ‘Buona scuola’ appare ancora più miope. Qui infatti abbiamo problemi di tutti i tipi e nessuno di questi viene affrontato: da quello del tempo scuola a quelli che riguardano la sicurezza degli edifici o le classi sovraffollate e non ultimo quello di 20 mila precari che aspettano da troppo tempo”.

“Lo scontento è grande – rileva Scozzaro – rispetto a un progetto che non rende chiaro quale profilo di scuola si voglia affermare, del quale noi chiediamo la modifica radicale. Occorre cancellare gli enormi poteri attribuiti ai dirigenti, stralciare il piano di assunzioni, tornare a una scuola democratica e partecipativa”.

In Sicilia le manifestazioni saranno due, con la partecipazione di tutte le città dell’Isola: una a Palermo, l’altra a Catania.

Anche ad Agrigento si è svolto un corteo con concentramento alle ore 9:00 presso l’ex Provveditorato, in Viale della Vittoria, per proseguire fino al palazzo della Prefettura, dove si terrà un’assemblea pubblica.

“Tuttavia crediamo che lo sciopero non si debba basare solo sull’opposizione totale al ddl Buona Scuola ma che vada esteso alle richieste per avere davvero una scuola pubblica, gratuita, di massa e di qualità” rileva in una nota il coordinamentostudentesco “Sempre in lotta”.

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