L’agenda rossa e le spie in Procura Un anonimo scuote Palermo[VIDEO]

PALERMO- L’agenda rossa di Paolo Borsellino é stata rubata da un carabiniere. Spie sono in azione nella procura di Palermo. Questi i nomi di chi sa della trattativa. C’é anche questo – scrive oggi Repubblica – nello scritto anonimo inviato nel settembre scorso al pm palermitano Nino Di Matteo (uno dei magistrati che ha indagato sulla presunta trattativa Stato-mafia) e che è sotto “analisi” da parte degli investigatori e dei magistrati. Gli inquirenti finora hanno parlato più che di un ritorno della stagione dei veleni, del gesto di una persona, probabilmente un investigatore, deluso dall’archiviazione di un’inchiesta nata da una sua denuncia.

Nell’anonimo vi sarebbe una cronistoria di avvenimenti mafiosi dall’omicidio del segretario del Pci siciliano Pio la Torre alla mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel ’95. L’anonimo avverte i magistrati che “uomini delle istituzioni” li stanno sorvegliando, riversando a “una centrale romana” le informazioni che acquisiscono. E poi fa nomi di politici che potrebbero avere notizie sulla presunta trattativa. Nelle pagine dell’anonimo, con lo stemma della Repubblica sul frontespizio, si fa riferimento anche al’agenda rossa di Paolo Borsellino che sarebbe stata presa da “un carabiniere”. Per quella sparizione era stato indagato e poi prosciolto il colonnello dell’Arma Giovanni Arcangioli, fotografato e filmato in via D’Amelio, dopo la strage che uccise il procuratore aggiunto di Palermo, con la borsa di Borsellino in mano. Lui disse che nella borsa l’agenda non c’era.

Fonte ANSA

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