LAMPEDUSA – I morti recuperati sono 111 riprese all’alba le ricerche dei dispersi

Sono riprese all’alba le ricerche dei dispersi del tragico sbarco di ieri a Lampedusa. Mezzi e squadre di sommozzatori sono al lavoro nel punto in cui il barcone è naufragato, a mezzo miglio dall’Isola dei conigli. Un centinaio i morti che dovrebbero trovarsi sotto lo scafo. Si ridimensiona momentaneamente il bilancio delle vittime recuperate, non 127 come riferito ieri dalla polizia, ma 111, spiega la guardia costiera, tra cui 4 bambini e 49 donne. Oggi, nel giorno del lutto nazionale, attesa nel pomeriggio il presidente della Camera Laura Boldrini. 

La tragedia inimmaginabile fino a pochi secondi prima ieri è divampata in un lampo, come il fuoco che ha avvolto subito il ponte del barcone da dove centinaia di somali ed eritrei guardavano la costa vicinissima dell’isola, immaginando già di toccare terra. I migranti volevano segnalare la propria posizione incendiando una coperta ma le fiamme si sono propagate subito sul ponte dove c’erano almeno 300, forse 500 persone. Ed è stato subito l’inferno che ha scatenato la più grande tragedia dell’immigrazione, almeno per numero di vittime recuperate . Le persone salvate sono 155, tra cui sei donne e due bambini. Due donne incinte sono state trasportate a Palermo. Tre migranti, invece, sono stati ricoverati al poliambulatorio di Lampedusa. “Viene la parola vergogna: è una vergogna! Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie”, ha detto papa Francesco. Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ”Bisogna reagire e agire. Non ci sono termini abbastanza forti per indicare anche il nostro sentimento di fronte a questa tragedia”.

Sul fondo del mare stanno lavorando i sommozzatori per cercare di recuperare le altre vittime: sono decine i corpi rimasti imprigionati nello scafo affondato a 47 metri, al limite della profondità operativa dei soccorritori. Gli investigatori hanno già fermato uno dei presunti responsabili di questa tragedia, un tunisino di 35 anni indicato come lo scafista del barcone della morte, che deve rispondere di omicidio plurimo e favoreggiamento.

L’inferno sull’acqua si è scatenato verso le 5 del mattino dopo che due barconi con oltre 460 persone erano stati soccorsi e portati a riva dalla guardia costiera. Nessuno si aspettava che il convoglio della disperazione avesse un’altra unità giunta nel frattempo sotto costa. Quando le fiamme si sono propagate sul barcone i migranti presi dal panico si sono gettati in acqua, alcuni sono annegati subito, altri sono riusciti a rimanere a galla fino all’arrivo dei soccorsi: prima un natante con otto italiani che avevano dormito nella cala Tabaccara, poco dopo le vedette della guardia costiera e altri pescherecci.

Nel frattempo Lampedusa è strapiena, i lidi hanno tutti gli ombrelloni aperti, gli alberghi non hanno camere libere, e i bagnanti si godono lo scampolo vacanziero forse senza sapere cosa avviene a pochi metri da loro. Dal pontile una staffetta di ambulanze con la sirena accesa precedute dalle gazzelle dei carabinieri ha portato i corpi nell’enorme hangar dell’aeroporto che normalmente ospita gli elicotteri della Finanza e del 118.

Entrando nell’hangar, a sinistra, i primi cadaveri coperti sono quelli dei quattro bambini, anche loro sono chiusi nei grandi sudari di plastica. Dall’hangar, per rendere omaggio alle vittime, ha cominciato la sua visita a Lampedusa il vicepremier Angelino Alfano, accompagnato dal capo della polizia Alessandro Pansa, e poi raggiunto anche dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Poi il ministro dell’Interno è andato a trovare i sanitari che prestano soccorso ai migranti e a constatare le condizioni dei tre somali ricoverati. “Ho visto i corpi – ha detto Alfano – una scena raccapricciante, che offende l’Occidente e l’Europa. Spero che la divina provvidenza abbia voluto questa tragedia per far aprire gli occhi all’Europa”.

Dal governatore siciliano un appello al Parlamento per cambiare le norme sull’immigrazione:  ”Dalla Sicilia deve partire una battaglia contro una legge sull’immigrazione infame che porta a morire migliaia di persone, che ha trasformato il Mediterraneo in un mare di morte. Questo è un Paese che ha fatto scelte sbagliate – ha aggiunto Crocetta – che offende una ministra nera per le sue posizioni. Occorre cambiare con decisione, non solo chiedere l’impegno dell’Europa. Rispondere a una pressante richiesta d’aiuto che ho visto gridare anche a una donna morta con le mani alzate, che sembrava urlare la sua disperazione”.

AGGIORNAMENTI- Una messa si svolgerà alle 18 nella chiesa di Lampedusa per commemorare le vittime del naufragio di ieri. Dopo l’omelia celebrata da don Stefano Nastasi, partirà una fiaccolata dei lampedusani che percorreranno via Roma.

Il peggioramento delle condizioni meteo marine a Lampedusa sta rendendo più complicate le operazioni di recupero. Al momento sono state sospese le immersioni dei sommozzatori. Le motovedette con i sommozzatori a bordo restano comunque nella zona del naufragio affinché, non appena le condizioni lo permetteranno, si possano riprendere le immersioni.

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