Lampedusa in fermento per la visita del Papa [VIDEO]

Celebrerà messa con un pastorale a croce e un calice in legno ricavati dalle imbarcazioni dei migranti giunti sull’isola. Un gesto simbolico quello del Papa che arriverà lunedì mattina a Lampedusa per ricordare al mondo tutti quegli uomini, donne e bambini che hanno solcato il canale di Sicilia per sfuggire alla miseria e alle guerre nei loro paesi di provenienza. E per commemorare nella stessa maniera coloro, tanti, che sono morti nelle traversate compiute con “carrette del mare” fatiscenti. Un modo anche per coniugare il messaggio dell’enciclica “Lumen Fidei”scritta con Benedetto XVI e pubblicata ieri che invita a non farci rubare la speranza, a chinarci sui sofferenti, e a fondare la fraternità sull’amore, scorgendo in ogni persona una benedizione di Dio per noi.  

A Lampedusa, in queste ore, si stanno limando gli ultimi dettagli per accogliere Francesco. “Stiamo lavorando alacremente: dall’annuncio della visita del pontefice di lunedì scorso è una corsa contro il tempo. La comunità di Lampedusa è entusiasta, ma sbigottita perchè non se lo aspettava. C’è chi ha messo a disposizione una piccola barca affinchè sopra si possa realizzare un altare, è il segno di quest’isola” ha detto don Enzo Sazio, direttore dell’ufficio pastorale diocesano di Agrigento, mentre si adopera davanti al terrazzino della sede dell’area marina protetta isola Pelagie – dove viene allestito il palco per il Papa – nei preparativi. L’altare a forma di barca è opera del falegname di Lampedusa Franco Tuccio, lo stesso che ha realizzato il leggio, fatto mettendo insieme tre timoni di barconi. Opere di Tuccio pure il pastorale e il calice che utilizzerà il pontefice, ricavati dal legno delle imbarcazioni dei migranti giunti sull’isola.

“Stiamo lavorando con l’aiuto di tanti – dice il sindaco Giusi Nicolini a neanche 24 ore dalla visita del pontefice – e stiamo lavorando spendendo pochissimi soldi, quasi niente, rispettando in ciò la volontà del papa che ha voluto massima sobrietà e rispettando anche le capacità economiche del Comune che è un Comune disastrato come la maggior parte dei Comuni d’italia e forse un pò di più”.

Il campo sportivo in contrada Arena dove vi sarà l’incontro con migliaia di persone è stato già delimitato con le transenne e diviso per settori, con anziani, ammalati e bambini nelle prime file. Lasciato inoltre lo spazio affinchè Jorge Mario Bergoglio possa passare in mezzo alla folla con l’auto che dovrebbe essere una Fiat “campagnola” decappottabile coi sedili posteriori modificati messa a disposizione da un milanese che da venti anni è “di casa” a Lampedusa. “Il formulario della messa sarà quello per la remissione dei peccati, previsto dal Messale Romano”, ha reso noto monsignor Guido Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie.

“I testi della liturgia della Parola – la vicenda di Caino e Abele, la strage degli innocenti, il salmo miserere – intendono sottolineare – ha aggiunto – l’aspetto penitenziale della celebrazione. In questo stesso senso è da intendere l’uso del colore liturgico viola per le vesti sacre dei celebranti e l’estrema sobrietà del Rito”.

Per l’occasione il Papa userà appunto un pastorale a croce con i colori proprio della barca da cui è stato stato tratto. Le misure sono 1.80 x 29 cm. “Nel braccio orizzontale – ha spiegato Marini – della croce sono incisi due pesci, mentre in quello verticale vi sono cinque pani, per richiamare il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, recuperando così le parole di Gesù: “Date loro voi stessi da mangiare”. I due oggetti sono stati realizzati da un falegname di Lampedusa, Franco Tuccio. L’artigiano è anche l’autore di una croce che nel 2011 gli abitanti dell’isola delle Pelagie, accompagnati dal parroco don Stefano Nastasi, presenti all’udienza generale in piazza San Pietro, donarono a Benedetto XVI.

Saranno una cinquantina, non di più, dei 125 presenti al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola, i migranti che domattina, sul molo Favarolo, incontreranno papa Francesco. Gli extracomunitari sono stati già scelti. Per il sindaco delle Pelagie, Giusi Nicolini:”Quello del Santo padre è un gesto che cambierà la storia. L’Europa, con le sue politiche migratorie, fino ad oggi ha deliberatamente evitato il problema, facendo finta di non vedere l’immensa tragedia dei viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo, spesso senza nemmeno dimostrare pietà per le tante vittime. Ora non potrà più girarsi dall’altra parte”.

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