LAMPEDUSA – Migranti, video choc

Le immagini dei migranti sottoposti al trattamento antiscabbia nel centro di Lampedusa indignano il mondo e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, annuncia il pugno di ferro: “Accerteremo le responsabilità. Chi ha sbagliato pagherà”. E il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge rincara la dose, parlando di “cose inaccettabili in uno Stato democratico”. Il video trasmesso ieri dal Tg2 ritrae gli ospiti della struttura in fila, nudi davanti agli operatori, mentre aspettano di essere lavati con una pompa che eroga il disinfettante. Scene carpite attraverso un cellulare che hanno provocato la condanna del presidente della Camera, Laura Boldrini, ma anche dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni uniti, del vescovo di Agrigento, del sindaco di Lampedusa e di rappresentanti del mondo politico e istituzionale. 

“Il trattamento riservato agli immigrati nel centro di Lampedusa – attacca Boldrini – è indegno di un Paese civile. Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti, tanto più perché vengono dopo i tragici naufragi di ottobre e dopo gli impegni che l’Italia aveva assunto in materia d’accoglienza. Quei trattamenti degradanti gettano sull’immagine del nostro Paese un forte discredito e chiedono risposte di dignità”. Un giudizio di condanna ribadito anche dall’Onu, che chiede al governo italiano soluzioni urgenti per migliorare gli standard di accoglienza di Lampedusa per tutti coloro che, in fuga da guerre e persecuzioni, giungono in cerca di protezione. “Va rispettata – dice l’Alto commissariato – la natura di prima accoglienza del centro, dal quale i migranti devono essere rapidamente trasferiti entro 48 ore al massimo, verso appositi centri dislocati su tutto il territorio nazionale”.

Non usa mezzi termini il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini: “È una pratica da lager. Un trattamento sanitario non si fa all’aperto, irrorando gli ospiti, nudi, con un tubo. Lampedusa e l’Italia intera si vergogna”. E un ammonimento arriva anche dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, presidente di Migrantes: “La situazione emergenziale che si vive all’interno del centro non può giustificare situazioni e trattamenti che poco hanno a che fare con il rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo”. L’arcivescovo che esprime “profonda indignazione” e chiede che “venga fatta chiarezza” su quello che i telespettatori hanno potuto vedere. Il ministro dell’Interno Alfano annuncia che “entro 24 ore avremo una relazione dettagliata, richiesta dalla procura di Agrigento all’Ente gestore, per comprendere le ragioni di quanto accaduto ed assumere le conseguenti decisioni”.

Indignazione anche da Croce Rossa (“Le immagini testimoniano pratiche che ledono la dignità dell’uomo” dice il presidente Francesco Rocca, che invoca il trasferimento degli immigrati in altri centri), dal vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico (il video “ritrae una condizione inaccettabile e veramente umiliante per noi, prima ancora che frustrante che per questi esseri umani”), dalla leader della Cgil Susanna Camusso (“Una prova di inciviltà”),

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