Tra i migranti soccorsi la scorsa notte a largo di Lampedusa ci sono 25 morti per ipotermia. Le vittime facevano parte di un gruppo di 106 profughi che si trovava a bordo di un barcone alla deriva a largo delle acque libiche, soccorso dalla guardia costiera nel corso della tarda serata di ieri.
Le condizioni proibitive del mare – forza 8, con onde alte anche fino a nove metri – hanno reso particolarmente difficile il soccorso, rallentando il rientro a Lampedusa.
La richiesta di aiuto era arrivata da un telefono satellitare nel pomeriggio alla centrale operativa delle capitanerie di porto di Roma. Ricevuto l’sos, sul posto sono stati immediatamente dirottati due mercantili che si trovavano in zona, il Bourbon/Argos e il Saint Rock, e contemporaneamente sono partite da Lampedusa due motovedette, la Cp 302 d la Cp 305. Arrivate attorno alle 22 di ieri sera, le motovedette hanno completato il trasbordo dei migranti in piena notte e ripreso la rotta verso Lampedusa.
“#lampedusa stillicidio, altri morti. L’abbiamo già detto: Triton non è sufficiente. Procedure SAR di Mare Nostrum non esistono più”, scrive in un twitter Carlotta Sami, portavoce Unhcr Sud Europa, commentando la nuova tragedia dell’immigrazione.
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