“Lascio l’Ars e mi faccio una canna”

“Non ho mai provato l’ebbrezza di una canna, sarebbe uno dei tanti piaceri che potrei concedermi quando non sarò più governatore della Sicilia, dal 31 luglio”. Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, durante La Zanzara su Radio 24 si lancia e scherzando afferma anche: “Quando mi ritiro – aggiunge Lombardo – mi dedicherò all’agricoltura e coltiverò anche la marijuana, so che è illegale ma pazienza”.

Ma la Sicilia è pronta a un presidente omosessuale come l’ex sindaco di Gela Crocetta dopo le accuse di omofobia ricevute da una guida americana? “Certamente sì – risponde Lombardo – e quelle della guida sono solo stupidaggini. Io collaboro quotidianamente con omosessuali e qui non c’è nessun problema. Rosario Crocetta è stato sindaco della città più difficile della Sicilia, ha fatto bene, la Sicilia l’ha voluto europarlamentare e potrebbe senza dubbio diventare governatore”.

Lombardo ha anche detto: “Non ho niente a che fare con la mafia e nessun governo ha combattuto e toccato gli interessi della mafia come il mio. La mafia non mi fa schifo, molto di più, mi fa schifissimo”.

“Il 31 luglio mi dimetto di sicuro – ha aggiunto – e non farò mai più politica. Ormai è una cosa che appartiene al passato, non mi candiderò più a niente”.

“La Regione – ha spiegato Lombardo parlando delle ultime polemiche sui dipendenti – ha troppi assunti, è vero, ma io non ho mai fatto un’assunzione in più da quando sono presidente. Le leggi non ti permettono di licenziare, e comunque se anche si potesse non credo che lo farei”.

Dopo il clamore per le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Cruciani, Lombardo sente il dovere di chiarire le sue frasi: “Ho partecipato alla trasmissione “La Zanzara” adeguandomi al tono ironico del programma ed assecondando le provocazioni, sempre simpatiche e mai volgari, dei conduttori, in una conversazione dai toni evidentemente surreali, a partire dalle battute dedicate all’uso di marijuana, distante anni luce dal mio modo di concepire la vita”.

“Esperienze come questa servono a sdrammatizzare la politica ed a rendere più umano ed accessibile il volto di chi governa – conclude – troppo spesso eccessivamente impegnato nella gestione delle grandi questioni che quotidianamente coinvolgono una realtà complessa come la Sicilia, da dimenticare anche l’aspetto ludico della vita”.

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