Laura Boldrini presidente della Camera dei Deputati

Laura Boldrini è il nuovo presidente della Camera. Il raggiungimento del quorum di 310 voti è stato salutato da un fragoroso applauso. Boldrini è stata eletta con 327 voti. I deputati della sinistra si sono alzati in piedi per applaudire, a loro si sono aggiunti gli eletti dell’M5S. Divisi i deputati del Pdl, molti dei quali non hanno applaudito. Questo il risultato della votazione: presenti 618; maggioranza richiesta: 310; Boldrini: 327; Fico:108; schede bianche: 155; schede nulle: 10; voti dispersi: 18.

SCHEDA LAURA BOLDRINIDall’impegno per i rifugiati, iniziato tanti anni in prima fila in Venezuela accanto ai campesinos lavorando in una azienda di produzione del riso, alla Camera dei deputati. Il percorso di Laura Boldrini, eletta nelle liste di Sel nella circoscrizione Sicilia 2, è fatto di viaggi e dedizione per i profughi che l’ha portata a diventare portavoce dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, organismo dell’Onu che conta 50 milioni di assistiti.  

Nominata nel 2009 ‘Italiano dell’anno’ da Famiglia Cristiana “per il costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo”, la Boldrini – a chi le chiedeva tempo fa di raccontare la sua storia – rispondeva che per prima cosa occorre conoscere le lingue, e per seconda cosa conoscere i meccanismi dell’informazione da dentro. Con una motivazione forte: “Credere che si può dare un contributo anche se non si può rivoluzionare il mondo”, secondo il suo slogan.

L’impegno della Boldrini, approdata a Montecitorio tra le file di quella squadra di sette persone che rappresentano il ‘no profit’, inizia subito dopo la maturità quando va a lavorare in una risaia del Venezuela, prima di intraprendere un lungo viaggio in tutto il centroamerica. E, dopo la laurea a Roma in legge ed una breve esperienza in Rai, nel 1989 comincia la sua carriera all’Onu, lavorando per quattro anni alla Fao.

Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Pam) come portavoce per l’Italia, compiendo molte missioni in aree di crisi, tra cui Jugoslavia, Georgia, Iraq e Afghanistan. L’approdo all’Alto commissariato per i rifugiati è nel 1998 e dura fino al 2012. Anni in cui riceve anche tanti riconoscimenti: dalla Medaglia ufficiale della commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), al titolo di Cavaliere ordine al merito della Repubblica italiana (2004), al Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006). Ultimo, ma soltanto in ordine di tempo, anche il premio ‘Italiano dell’anno’, ricevuto dal settimanale Famiglia Cristiana nel 2009.

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